Chi ha un po’ di anni sulle spalle conosce perfettamente il “porca puttena”. Tormentone ideato dal comico pugliese Lino Banfi quando interpretava il ruolo di Oronzo Canà nel film “L’allenatore nel pallone”. Giusto per intendersi era il 1984.
Questo “porca puttena” è diventata forse una delle battute più famose della cinematografia leggera italiana. Oggi è stata ripresa per uno spot pubblicitario di una società telefonica. Un attempato Oronzo Canà che impreca perché non riesce a vedere la partita in tv. Vola il “porca puttena” d’ordinanza.
Normale, semplice. Un umorismo buono e genuino col quale siamo tutti cresciuti. Tutti tranne il Moige. Organismo di cui, mia colpa, fino ad oggi manco sapevo l’esistenza. Cos’è il Moige? Ah, scusate: il MOvimento Italiano GEnitori. E scusatemi se è poco.
Sarà che tutte le volte che sento parlare di Movimento, mi si scatena un altro tipo di movimento. Insomma, per tutelare i minori hanno fatto un’istanza per togliere un innocente “porca puttena” dalla pubblicità. Siamo completamente alla deriva intellettuale.
Per poi salvare quali minori? Quelli che ascoltano le canzoni (parola forzata) di fenomeni attuali infarcite di volgarità, parolacce e altre offese alle donne? Quelli lì? O quelli che, perché siete (siamo) genitori pigri, vengono messi con un cellulare in mano liberi di navigare per ogni anfratto dell’etere?
Cari mogi del Moige, perché non fate qualcosa di veramente serio invece di dedicarvi ad argomenti di importanza meno che relativa?
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