Prato: centro-sinistra favorito?
Negli scorsi giorni il Partito Democratico ha incaricato la Winpoll, specializzata in analisi politico-elettorali, di redigere un sondaggio circa l’attuale gradimento politico nella città laniera.
Ricordiamo, infatti, che le amministrative si terranno il prossimo 9 giugno
Il risultato del sondaggio evidenzierebbe (il condizionale e’ d’obbligo) una vittoria schiacciante da parte del centro-sinistra già al primo turno: centro-sinistra 47%, centro-destra 39%, M5S 8%, Terzo Polo (mai per la verità esistito) al 6%, anche se, in base alla fetta di intervistati, il 31% di questi sarebbe ancora indeciso. Dato significativo che potrebbe rimettere tutto nuovamente in discussione. Una variabile non presa in considerazione, potrebbe essere rappresentata dalla fetta di astensionismo. Il quesito, posto dal sondaggio, è quello di indicare il partito di preferenza, non avendo certezza che l’intervistato si recherà poi effettivamente alle urne.
Ora, al di là dei sondaggi che hanno valenza ipotetica, un dato da tenere in mente sarà la scelta dei futuri candidati
Ormai si sa, gli elettori, più che dietro ai programmi, preferiscono votare in base all’ antipatia e alla simpatia; questo, perché, sono completamente cambiate le modalità di fare politica. Se prima il politico stava tra la gente, ascoltando le reali problematiche’ di vita quotidiana, oggi la propaganda avviene esclusivamente a mezzo social. Insomma, i cittadini sono distanti dalla politica, ma la politica lo è evidentemente di più.
Il prossimo Sindaco, indipendente dallo schieramento, avrà davanti un quinquennio in cui ci sarà da rimboccarsi le maniche. Penso all’attuale situazione cagionata dall’alluvione di un mese fa, al problema sicurezza, con un aumento vertiginoso dei reati – sopratutto di stampo patrimoniale (furti comuni e aggravati, furti con strappo, furti in abitazione, rapine) -, al problema viabilità, e al problema legato al centro storico dove moltissime sono le saracinesche abbassate e, quei pochi commercianti ancora presenti, non tessono certamente lodi al mondo politico.
Le sfide sono tante, difficili, che meritano di essere affrontate e vinte
Bisognerà mettere in campo un’azione politico-amministrativa efficiente, efficace, di città futuribile, non trascurando, evidentemente, la composizione della Giunta, vale a dire i fedelissimi che il Primo Cittadino deciderà di nominare. La politica, ricordiamo, deve risolvere i problemi e non essere mero contenitore di biechi interessi personali.
Il rilancio della città, che è sempre stata il fiore all’occhiello del centro Italia, è una prerogativa imprescindibile.
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