Prato: cercasi Sindaco
I cittadini pratesi, nella primavera del 2024, saranno chiamati ad eleggere il nuovo Sindaco che, nel successivo lustro, dovrà governare la città laniera. Sono ormai settimane che – a dire la verità, consuetudinariamere in questi frangenti – non si fa altro che cimentarsi in un “toto-nomi” che, come spesso accade, è rappresentativo di una lista di nominativi, puntualmente poi esclusi dall’effettiva tornata elettorale.
Tra le correnti di sinistra, un nome altisonante pare essere quello di Ilaria Bugetti, attuale Consigliere Regionale Toscana, al suo secondo mandato; anche se, da voci di partito, Bugetti pare essere poco appoggiata complessivamente dalla propria Segreteria. Ricordiamo che il Consigliere Bugetti, al Congresso del Partito Democratico di pochi mesi fa, si era schierata a favore di Stefano Bonaccini, uscito poi sconfitto.
Altro nome, nella pancia della sinistra, è quello dell’attuale Assessore alle Infrastrutture Digitali, rapporti con gli enti locali e sicurezza della Regione Toscana, Stefano Ciuoffo, figura particolarmente moderata ed apprezzata all’interno del Partito Democratico, tanto tra i “Bonacciniani”, tanto tra i “followers” di Elly Schlein. Questo potrebbe essere certamente un punto in suo favore.
Più indietro, nei sondaggi, ci sono le figure dell’attuale Segretario e Consigliere Comunale del Pd pratese, Marco Biagioni, e dell’attuale Assessore allo Sviluppo Economico, Innovazione e Agenda Digitale del Comune di Prato, Benedetta Squittieri.
A sinistra, per adesso, in ogni caso, l’unica certezza rimane l’incandidabilità di Matteo Biffoni, Sindaco uscente che ha espletato due mandati di fila
Incertezza che regna anche tra i banchi del centro-destra, dove nelle scorse settimane sono stati fatti i nomi di Giorgio Silli, attuale Sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, ex Parlamentare della Repubblica (2018-2022), ed ex Assessore alle politiche comunitarie e all’immigrazione del Comune di Prato (2009-2014). Anche se, come spesso rilanciato dallo stesso Silli nelle varie interviste di rito, nella sua testa aleggia l’idea di rimanere a Roma; quindi, un nome difficilmente “spendibile”, soprattutto agli occhi della città, se questo è il tenore delle dichiarazioni rilasciate.
Altra figura è poi quella di Gianni Cenni, Avvocato, ex Assessore all’Urbanistica del Comune di Prato (2009-2014), attuale vice- coordinatore di Fratelli d’Italia a Prato.
Più indietro nei sondaggi vi è il nome di Rita Pieri, ex Assessore all’istruzione (2009-2014), in quota Forza Italia.
Al di là del divertente gioco dei papabili candidati alla carica di “Primo cittadino”, un bilancio complessivo di questi ultimi due lustri va certamente evidenziato. Le promesse fatte in campagna elettorale, sono state puntualmente smentite dalla realtà dei fatti.
La città avrebbe necessità di fatti concreti. Non va mai dimenticato che la politica è servizio, nonché risoluzione dei problemi e delle criticità.
Prato è una città complessa, multietnica, di non semplice gestione, fatiscente strutturalmente ed urbanisticamente.
Il futuro Sindaco, al di là dello schieramento politico, dovrà avere, con riguardo all’azione politico-amministrativa, una visione “futuribile” di città. Prato può diventare la città del futuro soltanto se la politica, tutta, inizierà ad uscire fuori da certi schemi preconfezionati, chiaramente non più tollerabili ed accettabili.
Ci sono moltissime sfide che meritano di essere affrontate e vinte: penso alla viabilità, maglia nera di questi ultimi anni
il problema “Soccorso”, zona cittadina in cui è presente la più alta concentrazione etnica, nonché zona caratterizzata dal più alto tasso di criminalità; il problema “Centro Storico”, dove moltissime sono le saracinesche abbassate e, quei pochi commercianti presenti, non tessono certamente lodi alla politica.
La politica deve risolvere i problemi, non essere evidentemente contenitore di biechi interessi personali
E poi, chi decide di fare politica, deve sapere osare, deve avere coraggio, deve avere una prospettiva futura per i cittadini che rappresenta. Prato ha bisogno di un “Primo cittadino” con queste caratteristiche se l’obiettivo è quello di provare ad invertire la rotta verso un cambio di paradigma più che mai necessario, rilanciando una città che è sempre stata il fiore all’occhiello del centro Italia, ben vista anche oltre confine.
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