Ai posteri l’ardua sentenza, ma in questo caso l’arduo pagamento dei debiti. Vediamo in dettaglio cosa è successo il 13 febbraio di questo anno, la Corte dei Conti ha fatto dei rilievi relativi ad irregolarità riscontrate sul rendiconto 2015 e 2016 come rappresentato nella relazione dell’organo di revisione del Comune di Firenze.
Sugli esercizi in questione, oltre alla presenza di un disavanzo di amministrazione al termine dell’esercizio sono emerse problematiche nella quantificazione della cassa vincolata, e una generale difficoltà nella gestione dei flussi di cassa, evidenziate dalla mancata ricostituzione, nel triennio 2013/2015, dei fondi vincolati al termine dell’esercizio.
Il saldo negativo della parte disponibile al termine dell’esercizio 2015 e 2016 pari rispettivamente a 156.528.696,69 euro e a 153.848.765,42 euro. La quota di disavanzo ordinario generata nella gestione 2016, pari a 2.829.171,93 euro. Con delibera consiliare n. 50 del 7 novembre 2016, si prospettava il finanziamento del disavanzo ammontante ad oltre 150 milioni di euro in trenta rate annuali costanti di 5.509.103,20 euro;
Praticamente l’attuale amministrazione ha deciso di obbligare le future amministrazioni a pagare circa 5,5 milioni di euro all’anno. Per i prossimi 30 anni. Un bel regalino! Senza considerare che il primo rimborso è stato fatto di meno della metà: 2,6 milioni di euro.
C’è da considerare che la verifica e il controllo fatti dalla Corte dei Conti considerano solo gli esercizi 2015 e 2016. Gli esercizi successivi saranno oggetto di ulteriori valutazioni.