Il 7 gennaio prossimo dovrebbero riaprire le scuole di ogni ordine e grado. Ma anche questa certezza sembra prossima a svanire.
Molti professori, docenti e genitori temono infatti che il ritorno sui banchi potrebbe contribuire alla tanto attesa e temuta terza ondata.
Ecco quindi che l’Unisc ha già raccolto oltre 12 mila firme per chiedere di proseguire con la didattica a distanza.
Questo almeno fino a quando non si saprà quanti contagi avranno prodotto le festività natalizie.
Dalla Unisc fanno infatti sapere che riaprendo le scuole superiori si verrebbero a creare almeno 6 milioni di contatti al giorno fra studenti, familiari, docenti e utenti del trasposto pubblico. Ritengono quindi incosciente la scelta di riaprire le scuole senza che ci siano stati rafforzamenti in merito ai presidi sanitari negli istituti e un forte potenziamento dei trasporti.
A questo si aggiungerebbe un altro dato che non può passare inosservato: i casi di contagio quotidiani.
A settembre erano 1008, con 14 decessi giornalieri, oggi sono oltre 10 volte di più.
Ma l’ordinanza firmata lo scorso 24 dicembre dal ministro della salute Speranza stabilisce che il 7 gennaio la scuola riapra, anche per gli studenti delle superiori.
Inizialmente saranno in presenza solo al 50%, per arrivare gradualmente al 75%.
Dovrebbero essere previste corsie preferenziali per i tamponi rapidi da fare ai contatti stretti di una persona contagiata, così come uno scaglionamento dell’orario di ingresso con lezioni anche pomeridiane.
E i trasporti pubblici?
Un comunicato del Miur dello scorso 23 dicembre ha annunciato che le istituzioni competenti dovrebbero riprogrammare i servizi di trasporto pubblico, con eventuale attivazione di servizi aggiuntivi.
È stato fatto? Non si sa.
Proprio per questo l’Unisc ha lanciato la petizione al fine di bloccare la riapertura delle scuole.
Cosa ne sarà dei nostri studenti? Ancora non è dato saperlo.
Leggi anche: Il maltempo ferma i vaccini, 470mila dosi bloccate per neve…
www.facebook.com/adhocnewsitalia
Tweet di @adhoc_news
SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT