App Immuni sì o app Immuni no?
Sono accesi i dibattiti sulla applicazione che il Governo sta sperimentando e tra poco dovrebbe essere rilasciata alla popolazione.
Sarà invasiva della nostra vita? Oppure rispettosa della privacy?
L’errore tecnico della Regione Lombardia
L’ATS di Milano ha inviato per sbaglio un SMS che avvisava alcune persone di essere state contatti di casi di coronavirus
L’azienda sanitaria del capoluogo lombardo, ha detto che nella serata di lunedì ha inviato «ad alcuni assistiti», per via di un «errore informatico», un SMS che li identificava come contatti di persone risultate positive al coronavirus.
Il messaggio invitava il ricevente a «rimanere isolato al suo domicilio, limitare il contatto con i conviventi e misurare la febbre ogni giorno». Il giorno dopo, l’ATS di Milano ha inviato un secondo SMS per avvisare dell’errore. Non è chiaro quante persone abbiano ricevuto il messaggio.
Prove di App Immuni
È apparso fin da subito che tale errore è una anticipazione di ciò che ci aspetta in un futuro molto prossimo con il proliferare della App Immuni che Task Force di esperti e Governo vorrebbero far scaricare ai cittadini per controllare eventuali nuovi focolai.
Già bluetooth l’applicazione dovrebbe rilevare se abbiamo incontrato un caso di Covid19 e siamo stati a suo contatto abbastanza a lungo per rischiare il contagio.
L’app “sarà disponibile tra 10-15 giorni, per i primi di giugno“, ha detto Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute. “L’app immuni rientra in una riorganizzazione della medicina territoriale e della medicina preventiva – ha aggiunto – è un tracing importantissimo e quando sarà attivo darà ulteriori informazioni su tracciamento e diffusione della malattia“.
Molti i dubbi
In molti avanzano dubbi sulla legittimità e controllabilita’ di un sistema che potrebbe condizionare le nostre vite.
Se, a nostra insaputa, dovessimo trovare un caso di Covid sulla nostra strada e ci arrivasse un messaggio come questo, come ci comporteranno?
E soprattutto, quali i sistemi di controllo e di riscontro di un provvedimento di limitazione della nostra libertà, troppo semplice e semplicistico come un sms, che non permette alcun contradditorio e non adduce alcuna prova di ciò che afferma?
Una emergenza giustifica anche le limitazioni più odiose, ma il suo protrarsi non risulta giustificato, inoltre porre in quarantena persone senza un meccanismo di notifica e rispettabilità degne di un paese giuridicamente civile non è onestamente accettabile.
La nostra Costituzione sancisce all’articolo 32 che essuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge, a nessuno può essere imposto un processo terapeutico se non per legge: come si coniughera’ tutto questo con l’applicazione che Governo e Task Force di esperti stanno sviluppando?
Domande per adesso senza una reale risposta.
Leggi anche: https://www.adhocnews.it/arrivano-170-miliardi-dai-recovery-bond-ma-non-ce-da-festeggiare/
www.facebook.com/adhocnewsitalia
Tweet di @adhoc_news
SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT