L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy in in un’intervista rilasciata ai media francesi, poi ripresa anche dall’agenzia stampa russa RiaNovosti, ha fatto dichiarazioni distensive e di apertura al dialogo nei confronti della Russia di Putin:
“Dobbiamo cambiare politica nei confronti della Russia, bisogna porre fine alla stagione delle sanzioni che sono soltanto controproducenti, ma al contrario lavorare per integrare Mosca nel sistema di sicurezza europeo” ha dichiarato l’ex inquilino dell’Eliseo, aggiungendo poi: “L’Ue e gli Stati Uniti stanno spingendo la Federazione nella mani della Cina, e me ne rammarico profondamente. Mosca riveste un ruolo ineludibile negli affari esteri, lo stesso Vladimir Putin, qualunque sia il disaccordo che possiamo avere con lui, ha riportato la Russia sulla scena internazionale. L’ultima Coppa del Mondo ha mostrato un bellissimo volto della Russia, l’Europa deve capire che le sanzioni non sono nel proprio interesse e che sono imposte da Donald Trump, la cui prospettiva è asfissiare 140 milioni di russi privandoli dell’accesso ai finanziamenti internazionali”.
Sarkozy ha poi proseguito, sottolineando che “l’effetto perverso che sta maturando è un indebolimento della sicurezza europea, per questo motivo è necessario giungere in accordo con il Cremlino alla costituzione di una nuova organizzazione sovranazionale, che riunisca tre soci fondatori: Europa, Turchia e Russia, per favorire un maggiore dialogo politico e sapere rispondere alle sfide globali, come la lotta al terrorismo. Inoltre l’architettura del nostro continente risulterebbe rafforzata da una maggiore integrazione della Russia, poiché paesi come l’Ucraina non dovrebbero più scegliere tra Bruxelles o Mosca”.
Sul profilo Twitter dell’ex Capo di Stato francese, a seguito dell’invito ricevuto due giorni fa ad una serata di gala organizzata dai principali Fondi di investimento pubblici in Russia, lo stesso ha aggiunto: “Mosca è tornata ad essere una potenza mondiale, voglio dire che sono sempre stato amico di Vladimir Putin. Perché lui è un uomo con cui possiamo parlare, anche quando siamo in disaccordo”.
Speriamo che i burocrati di Bruxelles traggano spunto dalle parole di Sarkozy per rivedere sanzioni prive di senso…