A parte l’umana comprensione per un padre che vuol difendere e salvare un figlio, Beppe Grillo ha decisamente sbagliato col suo video, mostrando tutta la sua prepotenza aggressiva: ha sostenuto una tesi innocentista dopo anni di feroce giustizialismo solo perché era in ballo suo figlio, ha ferito e offeso la ragazza che ha denunciato di aver subito lo stupro, accusandola in pratica di fingere e quindi di speculare. E ha ripercorso il repertorio classico dei “maschilisti” che a un certo punto sfoderano la solita parola chiave: lei ci stava, era consenziente.
Non starò lì a ripetere quello che dicono tutti.
Vorrei però notare un’implicazione politica. Se ho ben capito, il leader in pectore del Movimento 5Stelle, Giuseppe Conte, ha proposto di collocare il suo partito all’interno del centro-sinistra, nel campo progressista. Grillo invece ha ribadito che il suo movimento, pur alleato della sinistra, non è tuttavia riducibile nello schema politico, non è né di destra né di sinistra. E per questa sua posizione, che sta contribuendo a rallentare l’investitura di Conte, è stato molto attaccato da sinistra; lo hanno accusato di non dare un’anima al suo movimento, ovvero un posto fisso di partner della sinistra e braccio pop del Pd.
Una “casuale” ma puntuale coincidenza per Grillo
Ora, giunge a fagiolo il processo al figlio, che appare e scompare sui nostri monitor con una “casuale” ma puntuale coincidenza con le posizioni di Grillo pro-sinistra o non-sinistra. E segue un vero e proprio linciaggio di Grillo sui media, a partire da quelli che sostengono l’intesa grillo-sinistra.
Sarò malpensante, ma ho la netta impressione che vogliono utilizzare questa vicenda per silenziare Grillo, metterlo fuori uso e magari sfilargli il suo movimento e lasciarlo nelle mani di Conte pronto ad arruolarsi nello schieramento di sinistra. Anzi, a dir la verità, Conte sperava di essere il confederatore tra i 5S e la sinistra, ma per non uscire dal giro e perdere il treno delle occasioni e dei consensi passeggeri, ha accettato di “ripiegare” sulla guida dei 5Stelle; però la sua missione può continuare anche come leader di quel movimento, anche in vista di scadenze elettorali future.
Ma da sinistra & giornaloni affiliati, è necessario colpire i residui conati grilleschi d’indipendenza, e piegare i 5Stelle a collocarsi politicamente a sinistra, perché il Pd ha il favore dei poteri ma non dei cittadini; urge trasfusione di sangue grillino. Poi i premi verranno anche per lui, magari anche dalla giustizia… Abbi fiducia, sussurrano a Grillo quelli del Pd.
Sbaglio, o qualcuno vorrebbe indurre quel che resta dei 5Stelle ad avere rapporti stabili e consenzienti con la sinistra? Ed è disposto ad usare ogni mezzo di persuasione…
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