QUANDO UN PRESIDENTE POPULISTA ATTACCA UN PRESIDENTE LIBERALE, IL PRIMO RISCHIA DI PERDERE CREDIBILITÀ.

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QUANDO UN PRESIDENTE POPULISTA ATTACCA UN PRESIDENTE LIBERALE, IL PRIMO RISCHIA DI PERDERE CREDIBILITÀ

TRUMP FRENA SUI DAZI: C’ENTRA LA STRATEGIA DEL PREMIER LIBERALE MARK CARNEY?

OTTAWA – La recente frenata di Donald Trump sulla questione dei dazi ha riacceso le speculazioni su cosa stia realmente influenzando le scelte economiche degli Stati Uniti.

Al centro di molte ipotesi c’è il nuovo primo ministro canadese, Mark Carney: un leader chiaramente liberale, con un approccio tecnico e razionale, ben lontano dallo stile populista e aggressivo dell’ex presidente americano

Secondo alcuni analisti, Carney potrebbe aver giocato un ruolo dietro le quinte in questo cambiamento.

Come?

Il Canada, insieme ad alcuni Paesi alleati, avrebbe lasciato intendere di poter usare una leva economica molto potente: la sua quota di titoli di Stato americani. Una voce – rilanciata da testate minori – suggerisce che Ottawa avrebbe aumentato i propri investimenti nel debito pubblico USA fino a 350 miliardi di dollari, cercando un coordinamento con altri partner per rafforzare l’effetto.

L’idea era semplice ma efficace: in caso di uno scontro commerciale, una vendita coordinata di questi titoli avrebbe potuto mettere in difficoltà i mercati finanziari americani, facendo salire i tassi d’interesse e aumentando la pressione sull’economia. Si tratta, ovviamente, di un’ipotesi estrema e non confermata, ma tecnicamente realizzabile

Finora, però, non ci sono prove concrete o conferme ufficiali da parte dei governi o delle istituzioni finanziarie coinvolte. I dati del Tesoro americano non indicano movimenti sospetti da parte del Canada.

Quel che è certo, invece, è lo stile sobrio e competente di Carney. Ex governatore della Banca d’Inghilterra e della Banca del Canada, con un curriculum di alto livello nei circuiti finanziari globali, il premier liberale ha commentato lo stop ai dazi definendolo “una pausa opportuna in un contesto globale fragile”. E ha ribadito la sua intenzione di ricostruire una cooperazione economica solida e moderna tra Stati Uniti, Canada e Messico

Anche se non ci sono certezze su una strategia precisa messa in campo da Ottawa, il solo fatto che un leader liberale, con competenze macrofinanziarie avanzate, venga percepito come in grado di influenzare la politica economica americana è sufficiente a fare si che la teoria Maga sia seriamente ridimensionata nel suo complesso ed evidenzia tutta l’ insicurezza della nuova politica internazionale statunitense.

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