Rampini vs Musk

Rampini vs Musk

Il giornalista e saggista Federico Rampini, in una delle sue consuete apparizione televisive in cui era ospite per una conversazione con il conduttore vicino, chiaramente, all’area culturale della nuova Sinistra liberal, il quale chiedeva un parere a Rampini su Elon Musk, forse sperando in una demolizione autorevole dell’imprenditore e politico naturalizzato americano.

Invece ebbe una risposta che non si aspettava da un ex iscritto al Partito Comunista Italiano, ed ex corrispondente estero di Repubblica e attualmente del Corriere della sera. Rampini spiegò in modo paziente, come si può parlare ad uno studente liceale, il prevedibile atteggiamento di certa Sinistra

Infatti, disse che fino al momento in cui Musk appoggiava fattivamente personaggi politici come Barack Obama o Hillary Clinton, per tutta l’intellighenzia della Sinistra americana, e di conseguenza anche di quella italiana, Musk veniva descritto come un grande genio, un generoso filantropo.

Appena gli americani hanno dovuto scegliere fra Joe Biden e Donald Trump, e in seguito, fra la ilare Kamala Harris e lo stesso Trump e Musk si è spostato dallo schieramento democratico in cui precedentemente si identificava, a quello repubblicano, per tutto un apparato mediatico ben collaudato, l’amministratore delegato di Tesla, è diventato il mostro e da genio è trattato come di trattasse di un povero demente

Infatti, a conforto delle parole di Rampini, vedo che su YouTube Il giornalista e saggista Federico Rampini, in una delle sue consuete apparizione televisive in cui era ospite per una conversazione con il conduttore vicino, chiaramente, all’area culturale della nuova Sinistra liberal, il quale chiedeva un parere a Rampini su Elon Musk, forse sperando in una demolizione autorevole dell’imprenditore e politico naturalizzato americano.

Invece ebbe una risposta che non si aspettava da un ex iscritto al Partito Comunista Italiano, ed ex corrispondente estero di Repubblica e attualmente del Corriere della sera

Rampini spiegò in modo paziente, come si può parlare ad uno studente liceale, il prevedibile atteggiamento di certa Sinistra. Infatti, disse che fino al momento in cui Musk appoggiava fattivamente personaggi politici come Barack Obama o Hillary Clinton, per tutta l’intellighenzia della Sinistra americana, e di conseguenza anche di quella italiana, Musk veniva descritto come un grande genio, un generoso filantropo.

Appena gli americani hanno dovuto scegliere fra Joe Biden e Donald Trump, e in seguito, fra la ilare Kamala Harris e lo stesso Trump è Musk si è spostato dallo schieramento democratico in cui precedentemente si identificava, a quello repubblicano, per tutto un apparato mediatico ben collaudato, l’amministratore delegato di Tesla, è diventato il mostro e da genio è trattato come di trattasse di un povero demente. Infatti, a conforto delle parole di Rampini, vedo che su YouTube si arriva al punto che strani personaggi arrivano a presentare Musk come l’Anticristo, dato che la fantasia non ha limiti

Questo esempio è il più eclatante ma è esemplare per comprendere il funzionamento dell’impianto mediatico funzionale alla formazione dell’opinione pubblica, come descritto nel 1984 di George Orwell. In effetti esiste veramente un grande apparato massmediatico che controlla non solo i media ma anche molti rappresentanti del mondo della cultura, dello spettacolo, della critica, della musica, essendo questo l’apparato che ha la funzione e l’utilità sociale di creare i luoghi comuni che il cittadino mediocre, per dire medio, deve ripetere.

Chi fa parte di tale apparato non è costretto ma fa parte di quei personaggi che sgomitano per farne parte perché partecipare a questo vuol dire far parte di una particolare élite come era funzionale al potere del re Sole l’aristocrazia che usava bighellonare a Versailles

Ciò che viene espresso è il famoso pensiero unico, un modello di struttura mentale che se non condiviso da qualcuno, rende quella persona un un emarginato, una cosiddetta persona divisiva, cioè un antisociale. Per trovare un precedente storico del funzionamento di questa macchina del consenso che è antica quanto la formazione della prima società, andiamo nella Scandinavia del IX secolo.

Si cristiani bastò convertire i re, le autorità del luogo, perché per imitazione tutto il popolo si convertisse. Il fenomeno ebbe un carattere di massa per la semplice ragione che coloro che si rifiutavano di seguire l’esempio dell’autorità costituita, venivano trasformati in dei paria della società a cui veniva proibito commerciare, possedere terreni e fare cento altre attività che permettevano la sopravvivenza

In pratica era la morte civile. Questa è la ragione per cui padre Ricci, un famoso missionario sinologo gesuita di grande cultura, sconsigliava alla Chiesa madre, le missioni e invece consigliava di tentare di convertire le autorità. Tornando agli scandinavi, ancora oggi, hanno fama di essere un popolo molto disciplinato e mutano atteggiamento col mutare delle opinioni della classe dirigente.

Da filo tedeschi quali erano durante il secondo conflitto, tanto da rifornire il Reich del prezioso ferro per gli armamenti, oltre a condividere le idee sulla eugenetica, mantennero anche nel dopoguerra il tradizionale neutralismo e pacifismo che con Olaf Palme si era evoluto in una nuova forma denominata “neutralismo attivo” che altro non era che una forma di collaborazione con la stessa Unione Sovietica, una specie di equidistanza tra USA e URSS

Dall’assassinio di Palme per mano ignota, piano piano, questo piano fu abbandonato fino a portare recentemente la Svezia ad una forma di atlantismo isterico e all’abbandono totale di ogni forma di neutralismo. Oggi la Russia, anche se attualmente vive in un sistema liberale, è vista come il demonio.

Cosa che non accadeva in Svezia quando Mosca erige muri e cortine di ferro o invadeva Stati come l’Ungheria o la Cecoslovacchia

Con questo piccolo esempio voglio azzardare a dire che l’opinione pubblica non esiste, ma è qualcosa che si può plasmare e costruire, come non esiste la morale corrente o il senso critico che sono costruzioni che riguardano solo il qui ed ora. Anche il famoso libero arbitrio, altro non sarebbe che una potenzialità che troppo spesso rimane inespressa a causa del desiderio di adeguarsi al gruppo sociale.

Tutto questo nelle masse è solo il frutto di condizionamento o manipolazioni delle coscienze

Come afferma il sociologo Vilfredo Pareto, solo poche élite detengono sia il potere del momento, sia l’opposizione a quello stesso potere e magari, il potere del domani. Sarebbe una lotta fra élite. Da queste tesi, sia Mussolini che Lenin, i quali risiedevano in Svizzera dove Pareto insegnava all’università di Losanna, ricavarono l’idea dell’élite rivoluzionaria e della formazione della coscienza delle masse che purtroppo troppo spesso non hanno cosciente di sé.

Anche i Risorgimenti europei si preoccuparono di creare una coscienza nazionale nelle masse, come Marx intese farlo nel proletariato con la coscienza di classe.

Dalla volontà di sensibilizzare per creare una coscienza collettiva ad una smobilitazione totale delle coscienze il passo è breve

La libertà di pensiero non è sempre una realtà ma può rimanere al livello di semplice possibilità dato che determinati meccanismi rendono più invitante per la persona adeguarsi alle convenzioni.

Purtroppo l’attuale liberalismo su base esclusivamente consumista, tende all’omologazione, come Pier Paolo Pasolini, definiva il fenomeno, il quale mirerebbe unicamente all’individualismo e sull’atomizzazione per favorire lo smantellamento delle varie comunità che agiscono sempre come fattori aggreganti

Possono essere le classi sociali, la nazione, la morale religiosa, il sindacato, il campanile, il partito ideologico e, soprattutto, ogni cultura, nel senso più ampio, che attualmente viene affogata, travolta da un’alluvione di nozioni insignificanti moltiplicate dai moderni mezzi di comunicazione rendendo ogni ’individuo smarrito è più solo e di conseguenza simile ad una monade, maggiormente vulnerabile e malleabile.

Talvolta per instaurare la dittatura della maggioranza, non occorrono militari e repressione ma basta lo spirito di adeguamento che garantisce una vita tranquilla e buoni rapporti col vicinato

Un comune sentire, è tale solo perché tutti si sono adeguati alla convenzione del momento e del luogo, questa, una volta poteva combaciare col buon senso e più recentemente è quella mentalità che detta la moda o il costume che corrisponde alla modernita’ di ogni epoca.

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