Recensione film: “211, Rapina in corso”
Rapina in corso è un vero e proprio “B movie”. Film dalla durata di circa 1 ora e mezzo con riprese scarse, recitazione scolastica, cast di basso livello, soggetto assurdo, insomma un minestrone di cose inguardabili. In tutto questo assurdo contesto spunta fuori il nome di Nicolas Cage…. Viene da pensare come abbia fatto a dare il consenso ad essere nel cast di questa produzione che sembra un episodio dell’ispettore Derrick ( che per chi non lo sapesse è un vecchio telefilm degli anni 90 ). In un epoca dove Netflix e Amazon stanno sfornando serie televisive di successo, il cinema replica con un film come questo che è a dir poco imbarazzante da vedere.
Il soggetto vede un gruppo di ex marines ormai tramutati in mercenari spietati, che traditi dal loro capo cercano di accaparrarsi i loro soldi facendo un colpo miliardario ad una banca. Il piano prevedeva di entrare, rapinare gli ostaggi e poi evacuare con un mare di piombo. Naturalmente a mettere i bastoni tra le ruota, il nostro Nicolas Cage con l’aiuto del cognato e di un giovane ragazzo che avevano in custodia durante la pattuglia davanti alla banca . Come si capisce anche il soggetto è veramente basilare.
Se devo salvare qualcosa di questa pellicola è la qualità audio e video delle sparatorie: molto vere e reali in ogni dettaglio e rumore, ascoltato con un bell’impianto queste fasi del film possono rendere delle gioie allo spettatore. Rapina in corso resta comunque un film brutto, scontato e non da consigliare. Peccato che un attore del calibro di Nicolas Cage sia nel cast di questo orrendo lungometraggio. Inguardabile.
VOTO: 2
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