Recensione film: Ad astra
Presentato all’ultima mostra del cinema di Venezia, Ad Astra è un film che ci porta nel futuro.
L’uomo vive sulla luna ed è sbarcato anche su Marte.
In questo contesto, uno dei più validi astronauti viene mandato in una missione molto particolare: andare su Marte per inviare un messaggio.
Il destinatario è suo padre, capo della spedizione Lima mandato su saturno alla ricerca di nuove forme di vita.
Se il messaggio non arriva, la terra è in pericolo.
Il pezzo forte del film è dato dalla presenza come attore protagonista di Brad Pitt nel ruolo del giovane astronauta promettente.
Al suo fianco un credibilissimo Tommy Lee Jones che interpreta il padre, e la sempre bella Liv Tayler che fa una sua apparizione nella seconda parte della pellicola.
Ad Astra è un film che presenta molti momenti riflessivi, silenziosi, che portano lo spettatore nella solitudine del protagonista.
Allo stesso tempo però la visione ha un ritmo molto basso che anestetizza lo spettatore.
Tecnicamente non si può dire che la produzione non abbia fatto un buon lavoro, la regia di James Gray, che non ha un palmarès strepitoso, è buona e precisa.
Il soggetto è molto romanzato e incuriosisce molto il sapere come finisce la storia.
Buoni gli effetti speciali, anche perché gran parte del film è ambientato nello spazio o all’interno di moduli spaziali.
Nelle altre situazioni, intelligente l’uso di un primo piano molto forzato in modo da non lasciar trasparire eventuali sfondi.
Dopo George Clooney, anche Brad Pitt si cimenta in un ruolo da astronauta e prosegue la saga dei “bellocci” impegnati nello spazio.
Come non citare anche Matt Damon in “The martian, sopravvissuto” oppure “Interstellar” con Matthew McConaughey.
Tutte queste pellicole sono molto meglio di Ad Astra, di cui si salva ben poco.
La totale carenza di colonna sonora è la ciliegina sulla torta di una pellicola che rischia di mandare ko lo spettatore.
Posso salvare il cast ma nel complessivo, Ad Astra non mi ha convinto.
Lo consiglio agli amanti di Pitt ed a tutti quelli che rimangono affascinati dalle storie spaziali, di viaggi stellari e di esplorazione spinta nell’ignoto.
A me tutto quel poco che è di positivo non mi è bastato per dare un voto accettabile. Occasione mancata.
VOTO: 5
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