Recensione film: “Darkest mind”
Una misteriosa malattia ha portato alla morte la maggior parte dei bambini. I sopravvissuti vengono portati in dei centri di studio per analizzare l’eventuale esistenza di una cura ma soprattutto per contenere i super poteri che sono cresciuti dentro di loro. Qualcuno ha sviluppato un’intelligenza incredibile, altri però hanno sviluppato poteri molto pericolosi tanto è che il governo li ritiene una minaccia. La giovane Ruby, protagonista del film, è una delle sopravvissute ed ha come superpotere quello di prendere possesso della mente di chi la tocca…. e non solo. Rinchiusa in un centro di studio, evade grazie all’aiuto di una misteriosa persona. Una volta fuori riesce a scappare anche dalla persona che l’ha salvata, non si fidava, ed incontra un gruppo di altri ragazzi alla ricerca di un gruppo di sopravvissuti nascosti e non trovabili dagli adulti.
Possiamo dire che Darkest minds è una rivisitazione in chiave moderna degli X-Men. Ogni giovane sopravvissuto ha un potere diverso e come spesso accade ci sono i buoni che di tale dono ne fanno un utilizzo sano e pacifico, ed i cattivi che invece ne fanno un uso malvagio. Il film, strizza molto l’occhio ad un pubblico di adolescenti, e mette in evidenza degli ottimi effetti speciali. Nel cast non ci sono personaggi di spicco e devo ammettere che non se ne sente il bisogno. Il ritmo è pregevole e tecnicamente tutta la produzione ha fatto un lavoro egregio. Darkest minds mi è piaciuto malgrado una storia prevedibile e scontata senza nessun colpo di scena o sorprese dell’ultimo minuto. Capisco che non sarà una visione adatta a tutti ma indubbiamente Darkest minds da una ventata di freschezza al genere fantascienza che ultimamente non stava sfornando produzioni interessanti . Nel complessivo , accettabile.
VOTO: 6
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