Recensione film: Doctor sleep
Tratto dal’omonimo libro di Stephen King, Doctor Sleep rappresenta praticamente il seguito di Shining.
Protagonista principale il piccolo Danny, ormai diventato un adulto ma, solo, e con la difficoltà di dover vivere con i propri incubi e con la sua “luccicanza”.
Tutto scorre bene, i suoi mostri sono rinchiusi in una scatola e la sua mente è libera.
Purtroppo il male, nella forma di un gruppo di nomadi stravaganti capitanati da Rose the Hat, sono alla ricerca di persone speciali come lui.
Queste persone sono come vampiri e si cibano del vapore che emanano le persone con le “luccicanze” quando muoiono.
Toccherà a Danny proteggere così la sua nuova amica di penna dalla perfida Rose the hat che la sta cercando per ucciderla.
In termini di paragone, il regista Mike Flanagan ha fatto un ottimo lavoro e le quasi due ore e mezzo di pellicola riproducono alla perfezione la storia di Danny
Se invece lo paragoniamo al capolavoro cinematografico di Kubrick, allora non ci sono storie, il primo capitolo ne esce vincente alla grande.
Protagonista principale un Ewan McGregor molto convincente nei panni di Danny.
Non ci sono scene splatter, è un horror psicologico con alcuni momenti forti che faranno venire i brividi ma niente salti sulle poltrone.
Doctor sleep è un buon film, consigliato agli amanti del genere ed a chi vuole conoscere le vicende di Shining e dell’ Overlook hotel.
Per chi ha letto il libro non rimarrà deluso, a me è piaciuto di più il film, anche se alcune scene, specie nel finale, la produzione ha modificato il soggetto rendendo il tutto più cinematografico ma non fedele alla versione cartacea.
Buono.
VOTO: 7
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