Recensione film: Fino all’ultimo respiro
Un cast stellare per un thriller diretto dal regista John Lee Hancock ( Saving Mr.Banks, The founder ).
Denzel Washington, Rami Malek e Jared Leto sono i tre nomi principali di questa pellicola che fin dai trailer promette veramente bene.
Come spesso accade la traduzione italiana del titolo originale del film non calza perfettamente a pennello.
The little things ( il titolo originale ), le piccole cose, questo doveva essere il vero titolo di questa pellicola ambientata in America nei giorni nostri.
La storia narra di un poliziotto di provincia che deve tornare in città, al suo vecchio distretto a recuperare delle prove per un’indagine.
Il caso vuole che incontra il il giovane ed emergente poliziotto interpretato da Malik Rami e che guarda caso sta indagando su un serial killer.
Il modus operandi e lo stile gli fanno tornare a mente un vecchio caso irrisolto che lo ha portato quasi alla follia.
Ecco che comincia una collaborazione inaspettata tra detective di distretti diversi con un solo scopo: arrestare il serial killer.
Il film fin dai trailer si presenta veramente bene e devo ammettere che la prima parte è bellissima. La carica emotiva che trasmette è elevata e più di una volta ho associato il film al capolavoro di Seven.
Fotografia dalle tonalità scure, ambientazioni sempre offuscate da un velo di dark e quella nota musicale che in sottofondo scandisce la tensione.
Tutti questi piccoli aspetti rendono fantastica la prima parte del film. Già, le piccole cose, quei dettagli che spesso fanno la differenza e che spesso rappresentano il motto di Denzel in questa pellicola.
Ho più volte messo in evidenza della prima parte del film, quella misteriosa, mentre mi sono poco espresso su tutto quello che succede da metà film in poi.
Non devo essere frainteso ma sinceramente mi aspettavo un qualcosa di meglio.
Non degenera la trama e non si rimane certamente delusi da un soggetto che cerca di stupire ma che forse peggiore le cose. Proprio come un mago che presenta una nuova illusione ma che non stupisce nessuno.
Questa la sensazione che lascia il film alla visione dei titoli di coda.
Mi sarei aspettato un finale classico stile, forse scontato, ma pur sempre adrenalinico. Gli amanti del genere forse non mi troveranno d’accordo ma certamente non si può dire che il film sia fatto male.
Tecnicamente è impeccabile e comunque riesce nel compito di tenere lo spettatore inchiodato allo schermo.
La pecca del soggetto che cerca l’effetto sorpresa può rappresentare il vero difetto di questa pellicola.
Non mi sono dilungato sul cast, ma che devo dire, bravissimi tutti, anche Jared Leto che mi piace più da attore che da cantante.
Bello, ma peccato per la seconda parte sennò eravamo a parlare di un must del genere.
VOTO: 7
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