Recensione film: Greenland
Gerard Butler è il protagonista di questo ennesimo disaster movie.
Questa volta è vero, un asteroide sta per colpire la terra !!
Il tempo per salvarsi è veramente contato e il governo degli Stati Uniti d’America ha mandato un avviso ad un gruppo selezionato di persone di recarsi in un determinato luogo per un viaggio verso rifugi segreti di sopravvivenza.
Tali persone devono essere in salute e sono state scelte in base ai loro ruoli professionali in quanto indispensabili per la ricrescita del paese.
Naturalmente tra queste il c’è il sempre “macho” Gerard che, insieme alla sua famiglia, intraprende il viaggio verso la base militare e verso un aereo che li porterà alla ipotetica salvezza.
Detriti che cadono sula terra e sciacalli già in procinto di devastazione in un mondo dove non c’è più nessuna legge, questo lo scenario apocalittico che questo Greenland presenta allo spettatore.
Naturalmente le cose non possono che peggiorare quando, in procinto d’imbarcarsi sull’aereo, i militari scoprono che il figlio di Gerard ha una malattia.
Greenland, a differenza di altre proiezioni del genere, presenta un mondo veramente al collasso.
L’agonia e l’angoscia che fa patire allo spettatore è dannatamente ad alti livelli.
Siamo di fronte ad un film, è vero, ma in questo periodo di pandemia e di pessimismo globale non è facile vedere una pellicola del genere.
In altri lavori del genere, mi viene naturalmente in mente Armageddon, si soffre ma a spezzare l’angoscia ci pensa qualche battuta e qualche scena che strappano anche un leggero sorriso.
In Greenland non c’è niente da ridere e da sorridere !
I primi 20 minuti del film prendono tantissimo e difficilmente ci si stacca dallo schermo. Poi, degenera e si assiste a scene che, per quanto spettacolari possono essere, rendono la pellicola assai poco credibile.
Devo ammettere che il film mi ha preso e volevo vedere come andava a finire ma, senza ombra di dubbio, non siamo di fronte a niente di speciale.
Gli effetti video sono buoni, alcune scene apocalittiche sono veramente ben fatte e di cui sono certo non è stato facile realizzarle.
Gerard fa il suo mestiere di attore alla grande ed accanto al lui fa bella figura di se Morena Baccarin e il piccolo David Denman.
Se vi piace il genere sono certo che non vi staccherete dallo schermo. Se non siete in vena di disaster movie scansatelo che la visione non è certamente delle piu ottimiste.
Personalmente l’ho trovato fatto bene ma altamente surreale, non tanto come storia, ma come i nostri protagonisti riescano a districarsi tra gli eventi. E lo fanno in modo assurdo, non facendomi amare questa pellicola.
Ma il genere prevede queste “americanate” e non mi sento di dare un’insufficienza.
Accettabile grazie al ritmo incalzante e all’angoscia che mi ha trasmesso.
VOTO: 6
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