Recensione film: “Il traditore”

Recensione film: “Il traditore”

Pierfrancesco Favino interpreta in questo film diretto da Marco Bellocchio: Tommaso Buscetta, personaggio di Cosa Nostra che in seguito alla fame di potere del “boss dei boss”: Riina, si vede costretto a parlare con la giustizia italiana, e più precisamente con il giudice Giovanni Falcone, rilasciando dichiarazioni che hanno portato al maxi processo contro la mafia degli anni 80, ed all’arresto di numerosi personaggi di spicco della malavita siciliana. Il film ripercorre tutta la sua storia e tutto quello che è ruotato attorno al personaggio Buscetta e lo fa con una precisione e correttezza storica che mi viene fin da subito di lodare l’ottimo lavoro di chi ha svolto il montaggio video.

Il traditore ha partecipato al recente festival di Cannes ed è stato in corsa per vincere l’ambito premio. Malgrado non sia arrivata la vittoria resta la pellicola che sta gareggiando alla nomination del migliore film straniero dei prossimi Oscar americani a conferma della grandissima qualità di questa produzione italiana. Il traditore lo posso definire uno stupendo documentario della storia italiana, io che ero piccolo in quegli anni ho rivisto le stesse scene: la bacheca antiproiettile da dove Buscetta parlava, le gabbie dei detenuti, uno dei mafiosi che si cuce la bocca con ago e filo…. Per non parlare della strage di Capaci, fino ad arrivare alle sentenze che tutt’ora sono in corso. Questo pezzo di storia lo si sta vivendo ancora adesso e questo tocca lo spettatore che finalmente vede un bel film su una storia drammatica italiana, nostra, interpretato da un Favino che da veramente sfoggio di una recitazione idilliaca.

Tecnicamente il film  è preciso e come già anticipato, oltre all’ottimo lavoro del montaggio, premi importanti li ha ricevuti anche la sceneggiatura, la colonna sonora di Nicola Piovani, la fotografia, i costumi ed anche un sorprendente Salvatore Lo Cascio che interpreta Salvatore Contorno, un altro mafioso a cui Riina ha ucciso praticamente gran parte della famiglia e che ha deciso di parlare con la giustizia. Al momento è uno dei film che più mi ha toccato emotivamente quest’anno, vuoi che si tratta di una storia vera e vuoi perché al termine della pellicola ci viene detto come sono andati i fatti ad oggi e senza “spoilerare”, una volta terminata la visione, mi sono messo in riflessione a vedere i titoli di coda ripensando a quanto è bello questo film. Se dedichiamo queste oltre due ore di proiezione si può stare certi che sono state ben ripagate da un pezzo di storia trasportato su pellicola. Ottimo.

VOTO:9

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