Recensione film: Jhon Wick 3, parabellum
Keanu Reeves veste per la terza volta i panni di John Wick, killer in fuga su cui pende una taglia da 14 milioni di dollari per aver infranto una delle regole principali: uccidere all’interno dell’hotel Continental. L’unica sua salvezza è quella di fuggire da New York ma tutti gli stanno addosso. Affiancato da Halle Berry e da Laurence Fishburne, Reeves si destreggia egregiamente tra i numerosi combattimenti che caratterizzano tutta la pellicola.
Una cosa è certa: in questo film ci sono pochi dialoghi e tante scazzottate che hanno tutte un punto in comune: sono altamente spettacolari. Ogni 5 minuti di film si assiste a calci pugni, salti , acrobazie, sparatorie con effetti speciali e mosse che nemmeno nel più complesso picchia duro da playstation si potrebbe trovare. Tale spettacolarità si traduce però in poca trama e dialoghi, ma soprattutto, alla lunga può stancare ed annoiare. In queste poche righe si può evidenziare i difetti di John Wick 3: troppi combattimenti che alla lunga annoiano, una mancanza di dialoghi e trama con un finale che tradisce le aspettative.
A controbattere questi evidenti difetti, la pellicola presenta fortunatamente una buona colonna sonora tecno dance che si addice alla perfezione alle numerose fasi action non risultando nemmeno troppo invasiva. Reeves nei panni di Wick è fighissimo e sembra tornato ai fasti di Matrix, inoltre la voce di Luca Ward gli da quel tocco in più di macho. John Wick 3 non mi ha fatto impazzire, il primo episodio rimane il migliore della trilogia in attesa di un probabile 4. insufficiente.
VOTO:4
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