Recensione film: Jo Jo Rabbit
Tutte le fondamenta del nazismo vengono inculcate alle giovani generazioni per farle crescere con un profilo voluto dal cancelliere.
Un giovane bambino di nome JoJo crede in questi ideali ma in seguito ad un incidente al campo scuola nazista, si ritrova gran parte del tempo a passarlo a casa.
In questo periodo scopre che all’interno dell’abitazione oltre alla madre c’è anche un ospite nascosto della razza che lui ha sempre detestato.
Jo Jo Rabbit è un film di produzione tedesca diretto da Taika Waititi con un cast molto alternativo tra cui spiccano i nomi di Scarlett Johansson e Sam Rockwell.
La pellicola si è messa in evidenza soprattutto all’ultima edizione degli oscar e rappresentando uno dei migliori film della stagione passata.
Jo Jo rabbit è un film originale.
JoJo tocca tutte le ideologie naziste, ci ironizza un pò su ma poi non può non farci vedere le crudeltà della guerra e della politica di Hitler.
All’inizio è surreale e quasi macabro per come enfatizza le politiche fasciste del periodo ma poi si capisce che c’è un filo logico e che tutto il soggetto porta a farci riflettere e allo stesso tempo sorridere.
Il tocco di classe sta nel come il piccolo protagonista viva con il suo amico immaginario Adolf Hitler.
Interpretato proprio dallo stesso regista, con scene esaltanti e divertenti che spezzano il ritmo della pellicola ma fanno molto riflettere.
Jo Jo rabbit è cinema allo stato puro.
Un plauso va fatto come al solito alla bellissima Scarlett Johansson che insieme Rockwell rappresentano quei tipi di attori che non amano tanto il titolone da blockbuster.
Spesso infatti si identifichino maggiormente in pellicole alternativi , quasi indipendenti come questo film, dando risultato assai pregevoli alle loro interpretazioni.
Jo Jo rabbit è un film consigliatissimo, forse una delle migliori pellicole che ho visto quest’anno e rappresenta quel modo originale di fare cinema che lo spettatore vuole.
Tecnicamente direi che è perfetto, ma in particolare mi è piaciuta molto la fotografia e la sceneggiatura.
Ma il premio riconosciuto agli oscar 2020 è quello della sceneggiatura non originale.
Va evidenziato però le numerose candidature, ben 5 alla notte di Los Angeles e 2 a quella dei Golden Globe.
Film sulla guerra e sul nazismo ce ne sono a milioni .
Ma come “la vita è bella” di Benigni, questo Jo Jo ci fa capire a modo suo, con una macabra ironia, come le ideologie di Hitler fossero orrende.
Il fatto di vederle dagli occhi di un bambino toccano ancora di più. Grandioso.
VOTO: 8
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