Recensione film: Padre nostro

Assistere al tentato omicidio del padre non deve essere facile per un giovane bambino.....

PADRE NOSTRO

Recensione film: Padre nostro

 

Siamo in una Roma di fine anni 70 ed il giovane Valerio assiste al tentato omicidio del padre. Le conseguenze ad un evento del genere possono essere molteplici.

Fortunatamente l’aiuto di un nuovo amico ed una vacanza al mare con la famiglia riporteranno in lui quella stabilità e serenità che non è facile per chi vive sempre con una scorta.

Padre nostro è un film del 2020 che vede come protagonisti Pierfrancesco Favino e il giovane Mattia Garaci.

Il film, diretto da Claudio Noce, ci porta in un periodo della storia italiana che poco è stato esplorato dal cinema contemporaneo.

Ma soprattutto ci fa vedere le vicende e le paure del periodo con gli occhi di un giovane ragazzo.

Questo punto di vista ricorda molto il film del 2002 con Tom Hanks: Era mio padre, anche se in quel caso si parla di vendetta in seguito all’assassinio di tutta la famiglia.

Sicuramente il pezzo forte della pellicola è il cast, la qualità della recitazione dei due attori sopra citati è impressionante.

Purtroppo però il film pecca di lentezza, gli eventi importanti sono troppo distanti tra loro e spesso ci sono scene silenziose.

Solo sul finale, grazie ad una colonna sonora importante, riusciamo ad apprezzare anche l’analisi fatta nella scelta dei brani. Operazione non facile in un film storico che ci vuole riportare a fine anni 70.

Non posso non citare la location: la Calabria vera propria protagonista principale del film ed altro valore aggiunto ad una produzione che però un po’ mi ha lasciato deluso.

In padre nostro non si respira la sensazione di essere in quel periodo.

Spesso ho pensato di essere dentro un road movie di Salvatores e non davanti ad una pellicola che ci vuole trasportate in un’Italia diversa da quella contemporanea.

Padre nostro è quel film che mi fa vedere più il bicchiere mezzo vuoto che quello pieno. Non trasmette emozioni e, quando lo fa, siamo già vicini ai titoli di coda, ed ormai è troppo tardi.

Buona l’intenzione ma personalmente non mi ha colpito, finirà sicuramente nel dimenticatoio e tra un po’ non verrà nemmeno ricordato. Peccato.

 

VOTO: 5

 

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