Recensione film: “Papillon 2017”

Recensione film: “Papillon 2017”

Remake della pellicola del 1973 interpretata da un giovanissimo Dustin Hoffman e da Steve McQueen, Papillon racconta la storia vera di un condannato a vita ai lavori forzati nel penitenziario della Guyana francese. Incastrato ingiustamente per omicidio cercherà in tutti i modi di evadere facendosi per amico un improbabile carcerato ma ricco e pieno di soldi. Tra i due nasce un legame con un pensiero fisso in testa…. Evadere. Ho visto il film originale un po di tempo fa e me ne sono innamorato, una bella storia e una grande interpretazione di Dustin Hoffman. Questo nuovo remake riprende alla lettera il film originale, cambiano gli attori ma tutta la pellicola è fedele e precisa al lavoro del 73. Il ritmo è buono e malgrado la durata sia di oltre due ore, papillon scorre bene e non annoia mai.

 

Il protagonista principale: Papillon, è interpretato dall’inglese Charlie Hunnam (Pacific Rim, King Arthur, Hooligans) mentre nel ruolo che era di Dustin Hoffman un Rami Malek in splendida forma che non esce sconfitto nel gioco dei paragoni tra i due attori. La vera difficoltà è quella di confrontare le due pellicole. Papillon del 73 sarebbe attuale anche adesso ma devo ammettere che questo remake non mi è dispiaciuto. Quando lessi che avevano girato questa nuova versione un po’ avevo storto la bocca ma come già è successo con Ben Hur, la versione moderna non esce sconfitta ma combatte egregiamente e piace. Tecnicamente il film riproduce fedelmente il caldo e la disperazione dei penitenziari francesi anche se il protagonista principale risulta sempre troppo curato. Papillon mi è piaciuto e mi sento di consigliarlo anche perché illustra una storia vera di resistenza, amicizia e libertà. Buono

VOTO: 7

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