Recensione film: Pinocchio 2019
Il regista Matteo Garrone riporta sul grande schermo una delle favole più famose al mondo: Pinocchio.
Realizzato da Carlo Collodi, quest’avventura ci narra le vicende di un pezzo di legno particolare, ceduto da Mastro Ciliegia al povero Geppetto che ne vuole fare un burattino. A lavoro compiuto, la marionetta prende vita.
Da vero padre, Geppetto, interpretato da uno straordinario Roberto Benigni, si impegna fin da subito ad istruire il figlio dandogli anima e corpo per farlo andare a scuola ed indirizzarlo sulla buona strada.
Peccato che il burattino, ingenuamente, non gli da retta e si ritrova perso in un mondo ostile.
Sarà la bellissima fata turchina, impegnata a salvarlo dalla malvagità della gente, a riportarlo sulla giusta strada mentre Geppetto si è incamminato per ritrovarlo.
La favola di pinocchio ha conosciuto molte trasposizioni cinematografiche tra alti e bassi.
Indubbiamente il lavoro più identificativo è quello del 1972, firmato dal regista Comencini con uno strepitoso Nino Manfredi nei panni di Geppetto e la bellissima Gina Lollobrigida in quelli della fatina.
Dopo questo piccolo capolavoro molti si sono impegnati a riadattare il burattino di legno di Collodi tra cui lo stesso Benigni nel 2002 ma con risultati poco convincenti.
Per Matteo Garrone la sfida è stata quindi notevole ma fin da subito si capisce che questa volta siamo di fronte ad una realizzazione di alto livello.
Il primo aspetto riguarda la fotografia, la voluta tonalità scura della pellicola gli da quel tocco dark che riportano alla mente i lavori di Tim Burton.
Il cast è composto da nomi importanti ma spesso, anche in passato, non sono sembrati all’altezza dei personaggi che devono interpretare.
In questo Pinocchio oltre al già citato Roberto Benigni nel ruolo di Geppetto, va segnalato il bellissimo duo Papaleo e Ceccherini che vestono i panni del Gatto e la Volpe, Proietti interpreta Mangia Fuoco mentre la fatina è Marine Vacth.
Tutti sono ben integrati nelle parti ma la passione e l’immagine che Roberto Benigni offre a Geppetto è lodevole.
Ad interpretare Pinocchio è il giovanissimo Federico Lelapi.
Il trucco che ogni giorno di ripresa gli veniva applicato per farlo sembrare un burattino di legno è perfetto.
Non per niente gli è valso il David di Donatello nell’ultima edizione del 2020.
I riconoscimenti di questa pellicola sono tanti anche se prettamente di carattere tecnico, dagli effetti speciali, ai costumi, alle acconciature fino ad arrivare alla sceneggiatura.
Nel raffronto con il pinocchio di Comencini, questa edizione del 2019 non ne esce sconfitto, siamo ad una lotta alla pari.
Forse quest’ultimo non ha una colonna sonora di pari livello ma per il resto non posso far altro che lodare il lavoro di Garrone.
Non sono mai stato un grande amante della favola di Pinocchio ma devo ammettere l’ottimo lavoro fatto dal regista italiano.
Una proiezione per grandi e piccoli che mi sento di consigliare anche grazie alla ottima realizzazione tecnica. Questo è cinema fatto bene. Buono.
VOTO: 7
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