Recensione film : suspiria
Suspiria rappresenta uno dei migliori film horror di Dario Argento. Uscito nel 1977, in occasione del quarantesimo anniversario, il registra Luca Guadagnino ne ha realizzato un remake.
Siamo negli anni settanta, una danzatrice americana viene presa in un corpo di ballo di Berlino.
Le madri che gestiscono il corpo di ballo ne rimangono impressionate mentre tra le ragazze aleggia un senso di malessere.
Sembra che tutto fili liscio nel complesso ma invece le madri nascondono un segreto che è stato scoperto dalla prima ballerina.
Il mistero si infittisce sempre di più mentre alcune ragazze sono sparite.
Il film riprende molto fedelmente la trama originale del film di Dario Argento che appare nei titoli di coda come supervisore ai lavori.
Tra gli aspetti importanti è la presenza di Dakota Johnson nel cast che interpreta la protagonista principale e l’inglese Tilda Swinton che invece veste i panni di una delle madri.
Suspiria è un horror vecchio stile veramente ben fatto.
Allo spettatore non sono risparmiate scene forti, tra ossa spezzate e articolazioni che si spaccano.
Malgrado siano passati quarant’anni il soggetto è ancora molto convincente.
Il ritmo non è elevatissimo e si alterna fasi di stanca con momenti di tensione e angoscia.
Forse la parte finale del film poteva essere realizzata meglio e non mi ha fatto impazzire.
Dario Argento non può essere deluso da questo remake.
Sono passati quarant’anni ma Suspiria trasmette sempre dei brividi.
Non è la pellicola perfetta e non mi sento di penalizzarla ma nemmeno di consigliarla.
I giovani che amano questo genere non sono certo che rimarranno entusiasti, sono abituati ad altri livelli.
Chi ha già visto l’originale forse ne rimarrà deluso.
Suspira non ha un target di pubblico ben preciso, ma in generale è una produzione accettabile.
Per gli amanti del genere.
VOTO: 6
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