Recensione fumetto: Diabolik 875, il legionario
Diabolik sta cercando di realizzare un colpo milionario all’interno di un centro commerciale.
Per scoprire il traffico illecito ha sequestrato e preso l’identità del gestore della paninoteca ambulante: Alfonso.
Purtroppo aveva da rendere dei soldi a dei malavitosi che trafficano nel giro dell’usura. Per i tre, ignari che sotto la maschera ci sia Diabolik, non c’è scampo e vuotano il sacco sul giro di usura imbastito dal Legionario.
Il piano di Diabolik cambia e decide di rubare a lui chiedendogli prestiti che non riavrà mai.
Come anticipato, a capo di questa banda c’è un gigante tutto muscoli che chiamano il legionario. Diabolik se la dovrà vedere con lui.
Una storia interessante che mostra come al solito il lato buono del nostro rapinatore mascherato e che trova in Alfonso un ipotetico terzo ed inaspettato complice per la risoluzione della storia.
Ritmo narrativo ben strutturato, come ormai è tradizione per questo fumetto, mentre ho trovato meno incisivi i disegni.
Qualche tavola non mi è sembrata molto precisa.
Il soggetto è ben fatto, una storia interessante e sorprendente.
Moderne anche le location, vedere Diabolik dentro un centro commerciale mi fa un po’ effetto.
In questa storia è minimale il ruolo di Eva Kant mentre Ginko non appare per niente.
Lo standard qualitativo di questo numero 875 è più che sufficiente.
Nel complessivo. Il legionario è un buon fumetto, mostra il lato buono di Diabolik, lottare contro gli usurai non è tipico del re del crimine.
Naturalmente lo fa a modo suo, senza pietà e guadagnandoci anche.
Tra gli altri aspetti ,un altro bel messaggio che passa, è quello che: “diabolik mantiene sempre la parola”. Alfonso ne sa qualcosa.
Un fumetto in perfetto stile Diabolik, accettabile.
VOTO: 6
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