Recensione fumetto: Dylan Dog 413, i padroni del nulla
Torna ai disegni Carlo Ambrosini in questo numero 413 di Dylan Dog.
Sicuramente siamo di fronte ad un’albo particolare che per certi versi diverte ma allo stesso tempo può spiazzare il lettore.
In questo episodio il nostro “old boy” intraprende un viaggio con il buon vecchio Groucho per acquistare un nuovo clarinetto.
Purtroppo il buon vecchio maggiolone targato 666 li lascia a piedi.
Comincia da qui un viaggio tra realtà e finzione in un universo parallelo ispirato alle vecchie commedie veneziane.
In questo universo parallelo la fa da padrona la maschera di Pulcinella che illustra una storia toccante.
Questo albo lo possiamo catalogare come una di quelle storie surreali che ben scritte ma non facili da capire.
Da un punto di vista tecnico devo ammettere che i disegni di Ambrosini non mi sono piaciuti.
Molti tratti sono confusionari che non presentano geometrie e proporzioni.
Interessante invece il parallelismo tra i mondi delle commedie burlesche di pulcinella e la realtà crudele. I padroni del nulla è quella storia che solo i neofiti dell’indagatore dell’incubo possono capire.
Per i giovani lettori capisco che non sarà facile questa lettura.
Non siamo di fronte a serial killer. Non siamo di fronte a una storia lineare.
Siamo di fronte ad una commedia napoletana ma con sfumature venete.
Tra pulcinella e lo “scornacchione” , dialoghi taglienti e surreali, Dylan sarà al centro di questa storia che personalmente non mi ha trasmesso grandi emozioni.
Il ritmo non è elevatissimo ma nel complesso ogni pagina incuriosisce.
I padroni del nulla è un albo che presenta una storia particolare ma con un disegno che non mi ha colpito.
Non mi sento di penalizzarlo ma è solo per gli amanti dell’indagatore dell’incubo. Accettabile.
VOTO: 6
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