Recensione fumetto: Nathan Never 340, un mondo di bambole

Recensione fumetto: Nathan Never 340, un mondo di bambole

In questo albo Nathan Never viene ingaggiato per ritrovare una pericolosa “bambola del piacere”: Esther , accusata di aver ucciso il suo cliente diventando così un pericolo per la comunità, e non solo…..  Parte una caccia spietata che vede coinvolti anche l’organizzazione che sta dietro al giro di bambole della città e che naturalmente hanno i losco scheletri nell’armadio da nascondere.

Un mondo di bambole è un albo disegnato divinamente da Melissa Zanella con testi di Piero Fissore, la lettura risulta scorrevole malgrado un ritmo non elevatissimo malgrado le numerose sparatorie ed inseguimenti che contraddistinguono questa storia. Purtroppo, senza fare tanti giri di parole questo albo ha un soggetto scontato che più volte da il senso di “già visto”.  Tale difetto toglie allo spettatore l’effetto novità e tutto risulta appiattito malgrado le fantastiche tavole che ci troviamo di fronte.

Tecnicamente la linea di disegno è precisa, nitida e ben fatta, impressionanti le tavole che illustrano la città sotto la pioggia con un livello di dettaglio elevatissimo. Questa cura al particolare però è l’unico aspetto che si salva mentre più di una volta ammetto di aver visto il desiderio di arrivare alla fine data la scarsità di sorprese ed emozioni che l’albo non mi stava trasmettendo. Siamo di fronte al classico caso di “occasione mancata”, una storia scontata e banale che offusca una morale molto importante e delle tavole disegnate divinamente. Peccato. Insufficiente.

VOTO:5

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