Recensione serie tv: "La verità sul caso Harry Quebert"

Recensione serie tv: “La verità sul caso Harry Quebert”

Tratto dal best seller letterario di Joel Dicker questa serie in 10 puntate vede come protagonista Patrick Dempsey nel ruolo di Queber: uno scrittore che negli anni 70 si era trasferito in un piccolo paese del Maine alla ricerca di ispirazione. In quegli anni conosce una bellissima quindicenne di cui se ne invaghisce ed allo stesso tempo gli dona ispirazione per la scrittura del suo futuro libro. 30 anni dopo, nel giardino della sua villa, viene ritrovato il cadavere della giovane ragazza. Una perizia prova che la data del decesso combacia proprio all’anno dell’estate dell’insediamento dello scrittore nel piccolo paesino. Queber viene arrestato ma in suo aiuto arriva un giovane e talentuoso allievo che si mette subito alla ricerca della verità.

Già dal primo episodio si capisce subito che i flashback saranno parte integrante della serie ed in ogni puntata si viene ad aggiungere un pezzo del puzzle che sembra sempre piu intrigante. Su questo filo logico lo spettatore viene preso da una storia ben scritta grazie alla narrazione da best seller di Dicker. Tra i pregi della serie, oltre al sapiente lavoro di montaggio, non posso non citare la bellezza della giovane protagonista Kristine Froseth, attrice e modella statunitense, che fa innamorare Dempsey fin dai primi minuti. Tutto sembra perfetto ma purtroppo questa serie non è esente da difetti: mi viene da citare lo scarso uso degli effetti speciali, pochi e di pessimo impatto visivo, e soprattutto la recitazione di alcuni attori che non mi ha completamente convinto.

La verità sul caso di Harry Queber sembra un Twin Peaks degli anni 2000 ma soprattutto ha il grande pregio dei film gialli: tenere incollato lo spettatore fino alla fine. Personalmente mi è piaciuto molto, anche se ,con rammarico, avrei voluto leggere il libro. Questa serie raggiunge lo scopo di incantare e di trasportare lo spettatore fino alla fine. Ottimo.

ASPETTI POSITIVI

ASPETTI NEGATIVI

– OTTIMO MONTAGGIO
– INTRIGANTE FINO ALLA FINE
– LA BELLEZZA DELLA FROSETH

– EFFETTI SPECIALI NON AL TOP
– MOMENTI DI SCARSA RECITAZIONE