Recensione serie tv: Pantano
Uscito il 25 marzo sulla piattaforma digitale Netflix, Pantano è una serie tv polacca di 5 episodi della lunghezza di 40 minuti l’uno.
La polizia rintraccia subito l’assassino, ma un giovane giornalista appena assunto dalla testata giornalistica del paese, non crede che sia stata fatta giustizia.
Il soggetto di Pantano si snoda tra l’indagine del giornalista, a cui si è aggiunto anche il suo esperto collega, e dicerie sul misterioso bosco.
Se devo fare un primo paragone questa produzione mi ricorda molto il primo film di “uomini che odiano le donne”, per le atmosfere e per la fotografia molto cupa.
La scarsa lunghezza della serie favorisce la sua visione che personalmente mi sono divorato in due serate.
Il ritmo non è male, ci sono molti momenti noiosi ma non incidono molto nel rendere discretamente avvincente la storia.
A differenza di altre produzioni similari come “i delitti di Valhalla”, recensito qualche settimana fa, Pantano ne esce sconfitto.
Pantano è più prevedibile, ha meno colpi di scena e salvo qualche momento sporadico, raramente ci fa tenere sulle spine.
In compenso il cast mi è piaciuto tantissimo: attori per me sconosciuti, ma il personaggio secondario del giovane giornalista, David Ogrodnik, mi ha molto impressionato.
Pantano è una serie che consiglio agli amanti delle indagini e dei thriller.
Non è certamente una produzione strepitosa ma chi ama questo genere sono certo ne rimarrà soddisfatto.
Se messo in paragone ad altri lavori ne esce sconfitto ma il lavoro nel globale è accettabile.
VOTO: 6
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