Recensione videogame: The walking dead, the Telltale definitive series
Ormai pienamente preso da tutto quello che è parte del mondo di “the walking dead”, mi sono deciso, dopo numerosi anni, di affrontare anche il videogame.
La versione in mio possesso è quella per PC dello scorso anno: la definitive series.
4 stagioni complete della storia principale e una dedicata al personaggio Michonne.
Di anni ne sono passati, la prima serie è del 2012, mentre l’ultima è uscita l’anno scorso.
La storia non ripercorre le vicende del fumetto e nemmeno della serie tv, ma offre al giocatore un soggetto nuovo.
La terra è infestata dai morti viventi, “walkers”, e proprio mentre viene portato in prigione, il nostro personaggio di nome Lee ha un incidente.
Nella carambola riesce a liberarsi ma ha un primo incontro con alcuni zombi, se ne libera e si addentra dentro un’abitazione dove conoscerà la piccola Clementine, personaggio principale di questa serie video ludica.
Il rapporto tra Clem e Lee sarà speciale, quasi come padre e figlia.
Non per niente la loro missione è proprio quella di riportare la piccola dai suoi che si erano recati in una località di vacanza prima dell’inizio dell’epidemia.
Da questa base di partenza il videogioco ci porterà a vivere 4 stagioni molto intense e belle tra di loro.
La particolarità del videogioco targato Telltale sta nel renderci partecipe della storia.
Spesso, durante la partita, ci sarà da prendere delle decisioni e toccherà a noi fare delle scelte che influenzeranno tutta la storia.
Questo rende il videogioco sempre originale e diverso e lo ritaglia in base ai nostri pensieri ed ai nostri sentimenti.
Lo stile grafico riprende il tratto del fumetto e malgrado sono passati molti anni, ha un suo fascino ancora oggi.
Tecnicamente nessun calo di frame rate anche nelle fasi “action” del gioco dove dovremmo prendere mira con il mouse o premere nel momento opportuno dei tasti prestabiliti.
The walking dead by Telltale, si può definire un’avventura interattiva.
Spesso ci sono fasi dove ci fermiamo per svariati minuti a guardare ed ascoltare i vari dialoghi, possono sembrare noiosi ma rappresentano una parte essenziale per farci entrare dentro la storia.
Tutta la definitive series offre molte ore di gioco, io ho impiegato diverse settimane per arrivare all’ultimo struggente episodio.
Sicuramente la prima serie e l’ultima sono le migliori, con finali spettacolari degni di essere trasmessi in tv.
Il gioco è assai violento e ci sono molte scene “splatter”.
La critica l’ha osannato, io ne sono uscito molto emozionato da un gioco che mi ha preso dall’inizio alla fine con uno stile narrativo spettacolare.
Di negativo c’è anche la mancanza di un doppiaggio in italiano, i sottotitoli sono solo nel primo e ultimo episodio ma l’inglese del secondo e del terzo non è di difficile comprensione.
Chi non lo ha mai giocato come me si divertirà tantissimo, il voto poteva essere più alto, peccato per la terza serie che non è stata all’altezza. Ottimo.
VOTO: 8
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