Da oggi, mercoledì 6 marzo, è possibile richiedere il cosiddetto “reddito di cittadinanza”, la misura del Governo per fornire un sussidio di disoccupazione ed inoccupazione alle persone o alle famiglie che si trovano momentaneamente in difficoltà economica. Per fare domanda è necessario compilare il modulo predisposto dall’INPS disponibile dallo scorso 28 febbraio, che da oggi può essere presentato online sul sito del Governo, a cui si accede esclusivamente tramite SPID, nei Centri di Assistenza Fiscale (CAF) o agli uffici postali dopo il quinto giorno di ciascun mese.
Per disciplinare il flusso atteso agli sportelli Poste Italiane ha fatto sapere che si procederà in ordine alfabetico: oggi con i cognomi che iniziano per A e B, giovedì si passerà alla C; venerdì D-F; sabato G-K; lunedì 11 marzo L-M, martedì 12 N-R e mercoledì 13 S-Z.). CAF e sindacati hanno a loro volta stampato volantini e opuscoli informativi.
“Notevolissimo l’impegno da parte dell’Inps” – ha affermato il direttore generale dell’Inps, Gabriella Di Michele, – che ha messo a punto i modelli di domanda “con due giorni di anticipo” rispetto alla scadenza e che permetterà di “avviare l’erogazione del beneficio nei tempi richiesti“.
Il reddito di cittadinanza “avrà un forte impatto sia sotto il profilo di politica economica che sulla ridistribuzione della ricchezza tra le famiglie per le quali ci si attende una riduzione della povertà e un aumento dell’inclusione sociale“ ha concluso Di Michele, sottolineando anche un aumento atteso del Pil potenziale.
Ed ai microfoni di Rtl interviene anche il vicepremier e ministro dell’Economia Luigi Di Maio: “oggi manteniamo una promessa, lo Stato finalmente si occupa degli invisibili, di persone che sono state alla periferia di questo Paese e dei temi politici. Da oggi 5 milioni di persone potranno potenzialmente accedere” a questa misura. “É una rivoluzione. Voglio assumere 6 mila persone a livello centrale come ministero e mandarle in tutte le regioni nei prossimi mesi per sopperire alle carenze dei centri per l’impiego mentre le regioni fanno i concorsi. Poi saranno assorbiti con concorso a livello regionale“. L’obiettivo, ha spiegato Di Maio, è l’accordo con le Regioni.
E sul tema interviene anche Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio a margine della conferenza stampa sulle città: “Se l’obiettivo è quello dell’inclusione sociale, bisogna innanzitutto che sia chiaro chi fa cosa, a partire dal rafforzamento dei centri per l’impiego. E soprattutto avere la consapevolezza che sono le imprese a costruire le opportunità di lavoro. Quindi è necessario mettere in campo misure che ne sostengono competitività e crescita“. “Il reddito di cittadinanza dovrebbe quindi davvero concorrere alla costruzione di una società più attiva e a una sicurezza sociale fondata su più lavoro“, conclude.