Quando si tratta di conquistare primati negativi in campo socio-economico, Reggio Calabria straccia ogni concorrenza. Così è stato anche stavolta. Ieri, 7 agosto, l’Eurispes ha pubblicato il resoconto “Una Reggio non vale l’altra – La Calabria tra rappresentazione e realtà” facendo emergere una serie di dati davvero sconfortanti. Eccone alcuni.
I dati
Reggio Calabria batte Napoli e Salerno e risulta pertanto il Comune italiano dove una famiglia media è costretta a pagare più tasse. “L’ammontare complessivo di Irpef, Tasi, bollo auto, Tari e addizionali comunali e regionali all’Irpef obbliga una famiglia media del Comune calabrese a pagare 7.684 euro di tasse annue”, ha dichiarato l’Eurispes. Per di più, “nel 2017 (ultimo dato disponibile) si rileva l’imposizione di una riduzione della spesa pubblica media concessa al Mezzogiorno dello 0,8%; una diminuzione che in Calabria è del 3,2%, a fronte invece di un aumento dell’1,6% di spesa pubblica elargita al Centro-Nord. Così, se la differenza di spesa fra Centro-Nord e Mezzogiorno, nel 2017, sale a 3.358 euro pro capite, quella tra Centro-Nord e Calabria giunge addirittura ad assumere il valore di 3.821 euro.” Ebbene si! Per la città in riva allo Stretto nulla di positivo all’orizzonte.
Il confronto con l’altra Reggio
“Reggio Emilia e Reggio Calabria, dove alla prima che ha già molti più servizi è riconosciuto un fabbisogno standard di 139 milioni d’euro, mentre a Reggio Calabria, con meno servizi, di 104 milioni. Vale a dire, 35 milioni in meno, nonostante la stessa abbia 9mila abitanti in più (la prima ne ha 171mila e la seconda 180mila).” Basterebbero già solo questi primi dati a far risultare impietoso qualsiasi tipo paragone con la quasi omonima Reggio Emilia, dove a fronte di servizi efficienti e di qualità, il carico fiscale dei reggiani risulta di gran lunga inferiore a quello in vigore nella città calabrese.
Una città abbandonata a se stessa
Reggio Calabria è sempre stata una città dall’enorme potenziale e dalle mille risorse mai seriamente valorizzate. Dunque, una realtà incapace di intraprendere un percorso in grado garantire crescita e sviluppo per l’intero territorio. In primis, ciò è dovuto alla mentalità – arrendevole ed autolesionista – dei propri cittadini. A questo aggiungiamo l’indecorosa amministrazione degli ultimi sei anni, nonchè la mancanza di una nuova classe politica dirigente autorevole, lungimirante ed estranea ad ogni forma di logica clientelare. Insomma, i dati Eurispes hanno segnalato l’ennesimo boccone amaro da ingoiare per Reggio Calabria.
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