Renzi- Calenda, l’addio definitivo

Renzi- Calenda, l’addio definitivo

Che i due non si sopportassero era palese da tempo. Che la separazione, dopo un matrimonio di interesse elettorale era nell’aria.

Siamo arrivati al dunque, al capolinea

Fra Renzi e Calenda cala finalmente il sipario, dopo un’ annata dove lo spettacolo ha assunto i toni del burlesque, della commedia all’italiana, a tratti tragicomici. I ruoli assunti via via ci sono tutti: da Pulcinella ad Arlecchino, passando da Colombina e Balanzone.

Siamo arrivati alla scissione definitiva dei due gruppo parlamentari, sia al Senato che, da metà novembre, alla Camera.

Senza rimpianti

È stato dato il via libera il 15 novembre scorso dalla Giunta per il Regolamento alla scissione dei gruppo. Si attende adesso la formale autorizzazione dell’Ufficio di presidenza. Alla Camera si creerà il nuovo gruppo di nove deputati di Italia Viva, nonostante il minimo sia di 20 deputati. Azione invece continuera’ a lavorare nello stesso gruppo con 12 onorevoli, anche questo sotto soglia.

È l’ultimo atto che chiude definitivamente e tombalmente il progetto del Terzo Polo. I due contendenti, Renzi e Calenda, stanno procedendo in ordine sparso per occupare ruoli e spazi elettorali, dove prima marciavano, poco compatti per la verità, sotto l’unica bandiera “contro il bipolarismo”. Adesso che è tramontato il travagliato periodo della formazione del Terzo Polo, l’intenzione è di rientrare nell’alveo del bipolarismo. Non per un’idea politica, non per una specifica ideologia, non per un programma costruttivo, ma per motivi di semplice e mera sopravvivenza. Così è se vi pare.

Pirandello docet.

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