Renzi: la potenza dei piccoli

matteo renzi

Matteo Renzi – “Non è accettabile che ci siano piccoli partiti che mettano veti”. Parole e musica di Matteo Renzi nell’anno del Signore 2017. 

Per chi ancora non ne fosse a conoscenza, Renzi è da qualche tempo alla guida di un nuovo partito antagonista e concorrente al PD: Italia Viva. Quando questo partito nacque si attestò subito sulla soglia del 3,2% delle preferenze degli italiani. Oggi è drammaticamente inchiodato al 3,0%.

Quindi, quando sono gli altri partitucoli a tenere in scacco il governo sono dei birboni. Quando lo fa lui è un eroe nazionale. Mi pare un pelo egocentrico, ma sono sensazioni personali. Per carità!

La cosa meravigliosa, e questo per onestà intellettuale mia personale (a Renzi non possiamo di certo chiedere un esercizio tale, dopo che è rimasto in politica una volta perso il referendum sui senatori e anzi è diventato senatore lui stesso), è che Matteo Renzi è veramente bravo. Non a proporre o a concettualizzare, ma a vendere sé stesso. Un imbonitore eccellente che, con una parlantina a marea montante (tipo edema polmonare, insomma), riesce a essere sempre al centro dell’attenzione politica. Pur non avendone titolo. Del resto è diventato Presidente del Consiglio per grazia dello Spirito Santo…

Arroccato dietro il suo semplice 3% riesce a tenere in scacco quell’Armata Brancaleone che è il governo rosso-giallo. “Conte deve parlare con me!” Tuona sempre Renzi minacciando la caduta del governo. Salvo poi specificare che, nel caso l’esecutivo esalasse l’ultimo respiro di una lenta e dolorosa agonia, giammai andare al voto: facciamo un bel rimpastone e via alla deriva.

Per forza! Al voto prendiamo una bella bastonata, consegnamo di fatto l’Italia al demonio Salvini e alla fascio/mamma/donna Meloni e si sparisce definitivamente dai radar.

Sì, insomma: duro e puro va bene, ma il culo al coperto lo vuole tenere sempre.

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