Rimpasto – Lo chiede Matteo Renzi, con buona parte del PD e un pezzo del M5s. Ma il premier Conte la parola rimpasto non ha mai voluto pronunciarla e sembra rifiutare categoricamente l’idea di farsi affiancare da 2 vice premier per gestire la governante del piano del piano di resilienza.
L’ipotesi però esiste e agita tutti i ministri. Non ci sta Conte a rivedere la sua squadra, specie in un momento di forte emergenza, sanitaria ed economica, come questo. E allora ecco che potrebbe prendere forma un altro progetto: utilizzare il ‘Next generation UE’ per disinnescare la voglia di rimpasto.
Si tratta di uno strumento da 209 miliardi che verrebbe usato per compensazioni interne alla maggioranza. In pratica i ministri resterebbero sulla propria poltrona, ma le competenze passerebbero a sei commissari che andrebbero a comporre una struttura piramidale guidata dai ministri dell’economia e dello sviluppo economico, oltre al premier. Sotto i 6 manager ci sarebbero ben 300 dipendenti ministeriali.
Sembra che l’ipotesi sia al vaglio anche se con molti dubbi. Questa nuova struttura genererebbe, infatti, una quantità di doppi incarichi e consulenze e sappiamo bene come gli italiani non abbiano ancora digerito le Task Force governative della scorsa primavera. Ma sembra che la quadratura del cerchio, per evitare un rimpasto e gestire le risorse in arrivo dalla UE, sarà proprio questa.
Quindi 6 manager, ognuno dei quali a gestire un team di 50 persone.
Conte sottolinea che vorrà coinvolgere ‘il meglio del paese, non per assegnare centinaia di incarichi ma per selezionare esperti in grado di seguire la realizzazione dei lavori’. Rimane solo un dubbio: tutti i ministri e le task Force che già abbiamo non sono quindi in grado di gestire questo difficilissimo momento storico?
Leggi anche: Una forma sottile di controllo della stampa gestita dal MISE
www.facebook.com/adhocnewsitalia
Tweet di @adhoc_news
SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT