Ormai il delirio di onnipotenza sta raggiungendo vette inarrivabili. Luigi Di Maio si è autoproclamato nostro imperatore, sovrano, re, dio. La sua presunzione è passata da grottesca a tirannica in poco tempo. Stiamo per scivolare sul pericoloso. Sul dittatoriale.
L’uomo politico, quello che sa fare il suo mestiere, sa che l’arte oratoria è una condizione necessaria per il corretto svolgimento della professione. Certo che paragonare Di Maio a uomini politici come Berlinguer o Almirante (tanto per non scontentare nessuno) è un esercizio intellettivo che non è possibile affrontare.
Del resto il ministro dei congiuntivi con nessuna preparazione specifica e nessun lavoro alle spalle, è riuscito a fare carriera solo grazie al suo sorrisino beffardo (per non dire peggio) e probabilmente ad altre arti di cui voglio rimanere all’oscuro. Per la mia salute mentale.
Ora il velo è caduto, ed è evidente che dietro alla maschera di cera si nasconde un Sauron in salsa napoletana. Che crede che il popolo italiano sia un suo possedimento di cui può disporre come e quando vuole.
E nel suo ultimo twitter (clicca qui per leggerlo), le intenzioni del nostro sovrano e tiranno sono ben evidenti.
A Natale e a Capodanno permettiamo ai cittadini di spostarsi tra i piccoli Comuni.
Questa affermazione è di una gravità mostruosa, e mi meraviglio che nessuno tra i politici abbia preso una posizione. Hanno forse tutti paura di Luigi Di Maio?
Ma chi si crede di essere questo signorotto che avrebbe raffreddato anche la penna di Manzoni? Lui, che è lì per una promessa folle come il Reddito di Cittadinanza, ci concede e permette? Calmino ragazzo. Ricordati che il tuo stipendio (lauto e decisamente poco meritato) te lo paghiamo noi.
Ricordati che la poltrona a cui ti sei ancorato, immasticiato, inchiodato prima o poi ti disarcionerà. E dovrai passare alla cassa. E ti ritroverai con in mano un pugno di voti. Certo, la tua scaltrezza ti avrà fatto mettere da parte un bel gruzzoletto. Del resto chi è così abile a voltare gabbana, a girare come una banderuola al cambio di vento, sarà stato altrettanto abile a farsi un vitalizio bello sostanzioso. Col benestare della Casaleggio Associati.
No ragazzino. Quando parli degli italiani, sciacquati la bocca, porta rispetto e non offendere. Perché la situazione è molto tesa. E qualcuno si potrebbe innervosire sul serio. Il re questa volta è nudo.
Mai suo servo.
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