Risarciamo i clandestini.Quelle sentenze che fanno male alla democrazia

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Risarciamo i clandestini! Quelle sentenze che fanno male alla democrazia

La Cassazione non può pensare che sia naturale imporre ad uno stato di risarcire chi voleva entrare illegalmente nel suo territorio sovrano.

È come chiedere al padrone di casa di risarcire il ladro

In un paese civile come gli Stati Uniti se io chiudo il ladro in casa mia, finché non arrivano i poliziotti, il ladro va in galera. Nella grottesca Italia ho fatto un sequestro di persona!

Nei civili Stati Uniti, in Spagna ed in Grecia la guardia costiera respinge e si danno medaglie ai marinai di clandestini vengono cacciati.

In Italia Carola Rackete sperona una motovedetta della finanza e quasi la fanno santa.

Esiste un diritto naturale degli stati a difendere i propri confini

Erano liberi di girare la barca e andarsene via. Hanno deciso loro di rimanere in una condizione ristretta di libertà quando hanno deciso di violare le nostre acque territoriali ,di avviarsi verso di esse.

Hanno scelto di mettere in discussione quel diritto caratterizzante la sovranità di uno Stato indipendente. Quello di essere padrone dei propri confini .

Di poter disciplinare secondo leggi interne gli ingressi

O l’Italia esiste ed allora ha diritto di difendere i propri confini, e lo fa ; oppure è un territorio franco. Allora però L’Italia non esiste più come stato sovrano.

Le dichiarazioni della Premier

Giorgia Meloni ha dichiarato : “Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno condannato il governo a risarcire un gruppo di immigrati illegali trasportati dalla nave Diciotti perché il governo di allora, con Ministro dell’Interno Matteo Salvini, non li fece sbarcare immediatamente in Italia.

Lo fanno affermando un principio risarcitorio assai opinabile, quello della presunzione del danno, in contrasto con la giurisprudenza consolidata e con le conclusioni del Procuratore Generale.

In sostanza, per effetto di questa decisione, il Governo dovrà risarcire – con i soldi dei cittadini italiani onesti che pagano le tasse – persone che hanno tentato di entrare in Italia illegalmente, ovvero violando la legge dello Stato italiano

Non credo siano queste le decisioni che avvicinano i cittadini alle istituzioni, e confesso che dover spendere soldi per questo, quando non abbiamo abbastanza risorse per fare tutto quello che sarebbe giusto fare, è molto frustrante”.

Non esiste un diritto all’invasione

Lo diceva il compianto Monsignor Alessandro Maggiolini Vescovo di Como. L’accoglienza è un conto, ma va regolata secondo le nostre leggi e secondo le nostre possibilità.

Ma non esiste un diritto a venire in Italia. Lo si può chiedere, noi non siamo obbligati ad accettare nessuno.

Commette un crimine ai danni del Popolo e della nazione italiana, chi vuole entrare nel nostro paese a prescindere dal permesso, a dispetto delle nostre leggi e della nostra volontà di accoglierlo

Adesso la corte vuole addirittura che noi risarciamo chi entra illegalmente in Italia?

Ma dei danni dell’immigrazione clandestina chi risarcisce il popolo italiano?

Non sta ai giudici decidere sul futuro che vogliamo dare al nostro paese. Non sta ai giudici diventare la guida politica del paese. I giudici applicano le leggi, non le fanno.

Bisogna riformare la giustizia

La nostra costituzione è piena di difetti.

Non solo non l’ho mai ritenuta la più bella del mondo, ma l’ho ritenuta una delle più macchinose carte costituzionali al mondo.

Non sto parlando dei principi generali

Sto parlando di un sistema farraginoso, che si inceppa costantemente e che non consente di governare entro limiti ragionevoli a chi viene scelto dal popolo.

Già abbiamo una giustizia amministrativa invadente e totalizzante.

Sarebbe a vantaggio della nazione a provarla. Attualmente si rivela peggio di un carrozzone gerontocratico.

Un perverso meccanismo bizantino che tende a complicare, e sulle espulsioni di clandestini irregolare lo vediamo ogni giorno, il lavoro della pubblica amministrazione

Poi adesso ci si devono mettere anche le sentenze delle Corti superiori totalmente incuranti della volontà del Popolo  nel cui nome emettono tali sentenze.

La riforma della giustizia deve essere fatta a viso aperto ed a testa alta semplicemente per ribadire la reciproca indipendenza ed il dovere reciproco del rispetto tra politica e giustizia

Due poteri dello Stato sovrani ma differenti.

Sarà interessante vedere che posizione assumerà il Movimento Cinque Stelle nel caso specifico, visto che tutto ciò è avvenuto sotto il governo Conte. Considerando che il governo è un organo collegiale.

Vorranno forse disconoscere la responsabilità politica dell’azione di governo di Conte?

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