Maxi operazione della Polizia porta all’arresto di 26 spacciatori.
Prima di tutto va fatto un applauso alle forze di Polizia. Come al solito gli agenti si sono dimostrati professionali, efficienti e all’altezza della situazione, nonostante alcune situazioni che avrebbero potuto recare pericolo per la loro incolumità.
La mafia nigeriana, il racket della droga da una parte. Le istituzioni dall’altra. Teatro della sfida: Firenze, giardini della Fortezza da Basso. Un tempo frequentati da famiglie che portavano i bambini a correre e giocare, che andavano a leggere il giornale al fresco delle panchine nelle mattine estive. Oggi o, per meglio dire, fino a ieri terreno di spacciatori nigeriani. Guai a passare dai giardini: pericolo di morte.
Giuseppe Creazzo, Procuratore della Repubblica, ha coordinato un operazione che si è svolta grazie a interminabili ore di appostamenti, intercettazioni ambientali, telecamere e operazioni sotto copertura. Mesi passati a cercare il grimaldello giusto interrompere questa fiorente attività. Avvalendosi anche della Scientifica di Roma.
Che ci fosse spaccio ai giardini era una cosa saputa da tempo, ma la morte di una ragazza di 21 anni di origine bolognese per overdose avvenuta il 24 settembre scorso ha dato l’input per iniziare un’indagine approfondita.
Sabato scorso la vera svolta del caso: un’agente sotto copertura, fingendosi un tossicodipendente, ha chiesto a una risorsa nigeriana l’acquisto di una partita di eroina di mezzo chilo. Lo spacciatore ha dato appuntamento al poliziotto a Scandicci dove è scattata la trappola mettendo le manette a lui e altri tre connazionali.
In tutto, con gli arresti di martedì, sono 26 le persone tradotte nel carcere di Sollicciano: 24 nigeriani e due marocchini. Alcuni di essi sono stati arrestati all’interno delle strutture di accoglienza dove risiedevano. Proprio nelle camere di queste preziosissime risorse sono state trovate confezioni di droga pronte ad essere smerciate.
Adesso si spera che il GIP incaricato non riconosca lo stato di necessità e rilasci gli spacciatori in quanto agivano così solo per riuscire a vivere.
Ovviamente le parti politiche tutte hanno applaudito all’intervento della Polizia, da una parte Salvini e dall’altra Nardella si sono sperticati in lodi avallandosi il merito di questa operazione.
Ma la domanda che nasce spontanea è: ci voleva per forza la morte di una ragazza per partire contro la centrale nigeriana dello spaccio?