Rocco! C’era da aspettarselo: alla fine del calciomercato invernale che si è concluso per i colori viola con la cessione di Vlahovic alla odiata Juve e l’arrivo di Cabral, i pareri sono vari e discordanti. E il presidente esprime il proprio pensiero.
E lo fa nel suo stile: con immediatezza, ruvidezza. Dicendo quello che gli piace dire e dimenticando quello che non gli piace dire.
Rocco è rammaricato per lo striscione appeso a Ponte Vecchio che lo ritrae con la faccia di Joker e dice di dover riflettere sul rapporto che ha con Firenze tutta (tifoseria e establishment). Sollecitando la politica fiorentina a svolgere i propri compiti con celerità.
Ha ragione da vendere anche se i toni spesso paiono eccessivi
Ma Rocco è questo e va preso così: del resto proprio questa grinta e scaltrezza ha permesso ad un ragazzo emigrato di diventare uno degli uomini più ricchi d’America.
E un personaggio di questo tipo è il grimaldello giusto per sfondare il muro immobile che ammanta questa città. Dove non si è mai deciso niente e tutto è stato rimandato. Nascondendoci dietro alla frase: siamo la città più bella al mondo ed è bellissimo viverci.
Dove non si è pensato a costruire un nuovo stadio, dove ancora si pensa a fare tranvie. Dove ancora si deve adeguare ed ingrandire il polo fieristico. Edove si è pensato a svuotare il centro storico facendolo diventare una Disneyland turistica…
Rocco che ha comprato la Fiorentina, che ha avviato i lavori del nuovo centro sportivo, che ci mette la faccia sempre va difeso e incitato a fare di più e meglio.
Certo che dispiace a tutti noi aver venduto il nostro centravanti agli odiati rivali. Ma si va avanti con convinzione a testa alta.
E tutti gli attori (Fiorentina ,politica, tifosi, media) devono essere uniti nel migliorare e crescere.
Il percorso è appena cominciato…
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