Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco, direbbe il buon vecchio Trapattoni. O nel jet, direbbe Cristiano Ronaldo. Eh sì, perché il felino da 3.000 euro (va bene sono pochi, ma ad un prezzo più alto non c’era e si sono dovuti accontentare), come trasportino usa un aereo. Un Gulfstream G200 da 25 milioni di euro, per l’esattezza.
Ma del resto a casa Ronaldo il micio non aveva requie. I bambini gli frantumavano i regali coglioni tutto il santo giorno. Volevano giocare e lui, comprensibilmente, dopo un mese e mezzo di clinica veterina voleva godersi la convalescenza. Già perché Pepe, questo il nome del felino, è fuggito dalla reggia di Cristiano ed è stato investito. In zona. Presumo quindi da uno pneumatico di una Lamborghini o simili. Roba pesa, altro che la Panda 4×4.
Georgina ha raccontato la triste vicenda in un’intervista: «Pepe ci ha fatto prendere davvero un bruttissimo spavento».
«Un giorno è scappato di casa ed è stato investito. Era conciato male ed è stato a un passo dalla morte. Dopo un mese e mezzo di terapia intensiva in una clinica veterinaria è tornato a casa. I bambini più piccoli non si rendevano conto che stava male e volevano giocare con lui, così abbiamo deciso di affidarlo a mia sorella Ivana, che se ne sta prendendo cura a Madrid e adesso Pepe si sta riprendendo».
Alle volte il capitalismo porta al sonno della ragione. Buona guarigione Pepe.
https://www.adhocnews.it/la-sinistra-suprematista/
www.facebook.com/adhocnewsitalia
Tweet di @adhoc_news
SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT