Russia-Ucraina serve una svolta

Russia-Ucraina serve una svolta

C’è’ un sentimento molto diffuso di “stanchezza” sia nell’opinione pubblica del mondo occidentale che tra i leader della coalizione che hanno sostenuto, giustamente, senza risparmio di mezzi e di denaro, l’Ucraina dall’invasione della Russia.

Il consenso al sostegno alla guerra in Ucraina negli Stati Uniti è sceso in maniera significativa.

Ancora di più in Europa

Elemento che può concorrere al successo di Donald Trump alle prossime elezioni presidenziali americane in programma nel novembre del 2024.

I primi scricchiolii si sono palesati dopo i risultati nelle elezioni di Midterm negli Stati Uniti, dove il Presidente Joe Biden, pur conseguendo un mezzo successo elettorale, ha perso la maggioranza alla Camera dei Rappresentanti e mantenuto, sul filo di lana, la maggioranza al Senato.

Con una maggioranza repubblicana che ha chiaramente dichiarato che non sarebbe stata più disposta a firmare una cambiale senza scadenza per il sostegno incondizionato all’Ucraina contro l’aggressore russo

Gli stessi leader dell’Unione Europea, che nella fase iniziale della guerra di invasione russa all’Ucraina avevano sostenuto le decisioni della NATO guidata dagli Stati Uniti, cominciano a sentire il peso di una guerra che ha causato l’esplosione dei prezzi dell’energia, una inflazione galoppante, la crescita dei tassi d’interesse e la stagnazione economica.

Qui in Italia il ministro Guido Crosetto, non certo un putiniano, tempo fa affermo’ che il sostegno italiano all’Ucraina non poteva essere per sempre

In Europa poi, a giugno del 2024 si terranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo e della stessa governance dell’UE.

I leader del Vecchio Continente sono consapevoli che la continuazione della guerra ai propri confini può essere letale per i risultati elettorali.

Pragmatismo imporrebbe alla diplomazia europea di farsi parte attiva per una incisiva attività diplomatica, per porre fine a un conflitto che si è arenato in una guerra di trincea e che non produce né vinti né vincitori.

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