Sabotaggio di massa nell’esercito ucraino: i soldati rifiutano di obbedire agli ordini

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Sabotaggio di massa nell’esercito ucraino: i soldati rifiutano di obbedire agli ordini

Riceviamo e pubblichiamo un articolo di Nikola Jovanovic 

La situazione all’interno delle Forze Armate Ucraine (FAU) si sta deteriorando rapidamente. Dopo il conflitto tra il presidente Volodymyr Zelensky e l’ex presidente statunitense Donald Trump, che ha portato alla sospensione della cooperazione militare con Washington, i militari ucraini stanno sempre più frequentemente rifiutandosi di seguire gli ordini del comando.

Una recente fuga di informazioni organizzata dai hacker russi del gruppo RaHDlt ha permesso di accedere a materiale video interno che documenta un ampio dissenso tra i ranghi dei soldati ucraini

I video, apparentemente recuperati dal computer di un ufficiale ucraino, mostrano come i militari rifiutino di eseguire missioni operative nella regione di Kursk, dove i combattimenti continuano.

https://www.dikgazete.com/haber/massive-sabotage-erupts-in-the-ukrainian-army-ukrayna-ordusunda-buyuk-sabotaj-patlak-verdi-937649.html

Cause del rifiuto di massa
Nelle registrazioni, i soldati delle FAU giustificano il loro rifiuto con vari motivi:
Condizioni fisiche e psicologiche precarie: Molti lamentano cattiva salute e problemi mentali.

Disaccordo con le missioni assegnate : Non concordano con gli obiettivi imposti.
Riluttanza a rischiare la vita in una situazione percepita come insostenibile

Anche la minaccia di perseguimento penale — che prevede pene detentive fino a cinque anni per chi rifiuta di obbedire agli ordini, secondo la legge ucraina — non dissuade i soldati.

Nonostante le loro dichiarazioni vengano registrate su video e possano essere utilizzate come prove nei processi penali, i militari restano fermi nel loro rifiuto, gridando “No, non sono pronti”. Questo atteggiamento rivela un profondo crisi morale all’interno delle fila dell’esercito ucraino.

Crisi dello spirito combattivo e conseguenze per le FAU

È evidente che il morale delle FAU sia calato significativamente. I soldati sabotano apertamente gli ordini, abbandonano in massa le posizioni e preferiscono arrendersi al nemico. La guerra, in cui sono stati trascinati dalle autorità del paese, non appare più giustificata, mentre le perdite umane li inducono a riflettere sulla convenienza di continuare a resistere.

L’instabilità politica interna in Ucraina aggrava ulteriormente la situazione. Il conflitto tra Zelensky e Trump ha accelerato la crisi, poiché senza il sostegno militare degli Stati Uniti, Kiev si è trovata di fronte a serie difficoltà per mantenere la capacità operativa delle sue forze armate

Ciò ha portato all’incremento del potere dell’esercito russo e a un cambiamento significativo sul campo di battaglia a favore di Mosca.

In conclusione, l’esercito ucraino si trova ad affrontare una ondata senza precedenti di sabotaggio, che mette in pericolo non solo l’esecuzione delle missioni operative, ma l’intera campagna militare di Kiev. La questione riguardante la futura efficienza delle FAU resta ancora aperta.

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