SALIS E VANNACCI
Leggo da anni le violenze dei Centri Sociali, impegnati nella difesa della libertà e dei valori democratici con le molotov, le mazze e i bastoni.
Leggo che i gruppuscoli universitari democratici impediscono di parlare a chi non la pensa come loro (e ci riescono, ma gridano alla mancanza di libertà: chiagni e fotti direbbero i napoletani).
Leggo che i democratici pacifisti amici di Hamas hanno di nuovo appeso l’effige della signora Meloni a testa in giù: il macabro ricordo di Claretta Petacci a Piazzale Loreto.
Non leggo alcun segno di dissenso da parte dei compagni istituzionali
Leggo la gioia dei compagni per l’elezione della signorina Salis che mal si accompagna con l’accusa di neofascismo e di restrizioni della libertà: gli italiani sono liberi di votare chiunque, perfino la signorina Salis che porterà in Europarlamento la carica di cultura democratica che la sua lunga fedina penale testimonia.
Leggo e sento esporre i timori per l’ondata repressiva che ha investito l’Italia con l’arrivo del Governo di centro destra.
Noto l’ingombrante presenza (anche nelle reto di Mediaset) degli affabulatori un po’ noiosi nelle loro ripetitività: politici e giornalisti come Cappellini (di Repubblica) e Sommi del Fatto: usciti dalla RAI (prima democratica ma oggi lottizzata) trovando approdo nel porto sicuro della 7 dell’astuto Urbano Cairo, e della 9, il nuovo porto di approdo dei relitti RAI. La 9, attraverso Discovery, è di proprietà della multinazionale americana Warner Bros: l’avviso di pericolo è internazionalizzato, va a inquietare anche i figli di papà americani che lottano sotto la bandiera di Antifa.
Visti i successi che questo governo raccoglie in questi giorni, e i risultati delle elezioni, pare che queste intemerate non paghino
Circa i risultati di europee ed amministrative, i numeri dicono che:
PD e AVS hanno avuto un buon successo, si sono ripresi i voti che il M5S gli aveva sottratto soprattutto al Sud e Isole con lo scambio Reddito di cittadinanza / voto. Il M5S perde di più: l’opposizione non esce rafforzata.
La coalizione di governo prende 3 punti in più rispetto alle politiche del 2022. All’interno della coalizione c’è stata una redistribuzione di voti che andrà esaminata dopo i ballottaggi.
L’astensione continua ad aumentare.
Circa l’uso del linguaggio:
devo dire che a me piace il Generale (Vannacci) per la sua capacità di fare imbufalire il sinistrume e il culturame con il corretto uso delle parole e la pacata reazione ad ogni insulto e ad ogni provocazione.
Per esempio l’altra sera l’onorevole Angelo Bonelli, il socio “verde” di AVS, lo incalzava, col consueto piglio di chi ha il diritto di imporre opinioni e comportamenti, a dissociarsi dalla X che sta per Decima Mas.
Da quale X MAS deve dissociarsi il Generale?
Da quella gloriosa dei Durand de la Pen, dei Bianchi, dei Ramognino, unica a provocare danni bellici ingenti alla flotta inglese del Mediterraneo, o da quella successiva all’8 settembre 1943 che Junio Valerio Borghese schierò con la Repubblica di Salò o da quella che fu ricostituita nel 1944 col nome di Mariassalto, impiegata contro il nazifascismo o infine da quella che nel 1954 fu ribattezzata Comsubin, comandata a lungo proprio dal Generale?
Bonelli vuole l’abiura pubblica di tutte le X Mas, come i compagni pretendono che il Governo dichiari l’abiura del fascismo: “con cuor sincero e fede non fìnta abiuro, maledico e detesto li sudetti errori e eresie ….. e giuro che per l’avvenire non dirò mai più né asserirò, in voce o in scritto, cose tali per le quali si possa aver di me simil sospizione. […]”. (è la testuale abiura della teoria copernicana che il Sant’Uffizio del cardinale Belardino pretese da Galileo Galilei: la terra doveva essere ferma e non girare attorno Sole).
Governo e generale dovrebbero addirittura abiurare solennemente un pensiero, una dottrina, una teoria che non hanno mai avuto
Nessuna abiura è richiesta alle sinistre, non dico per i crimini commessi dovunque abbiano governato, dico in Italia, dico in Friuli, dico nel Triangolo della Morte emiliano.
Dunque: Bonelli intima al Generale di abiurare la X MAS “a difesa dei valori di democrazia e libertà”, il pacato generale risponde: “ho difeso democrazia e libertà su molti campi di battaglia. Ho guardato attorno: io c’ero, lei non c’era”. All’on.le Bonelli si sono appannati gli occhialini e si è spento in gola il sermone.
La distanza dal dire al fare, dal furore ideologico ai dati reali: nel seicento in astronomia, oggi in politica.
Per questo il generale ha la mia simpatia, un po’ attenuata dal supporto che la sua candidatura ha dato alla Lega per Salvini premier, una scialuppa di salvataggio a una barca che affonda. Ma questa è un’altra storia che merita considerazioni a parte.
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