Saviano – Visto che a tragedia deve sempre aggiungersi tragedia, dopo che nel carrello di un volo Air France Abidijan-Parigi è stato trovato il cadavere di un bambino di 10 anni, ieri è arrivato Roberto Saviano e ha esposto una mirabolante teoria sociopsicogeopolitica.
Con una paginata su Repubblica, lo scrittore napoletano ha inferto ai suoi lettori un terrificante e precisissimo elenco dei sintomi e dell’agonia probabile di questo bambino ivoriano che si era nascosto sotto l’aereo. E si è giustificato così: «Queste descrizioni non sono una fenomenologia dell’orrore, ma solo un tentativo di dare prova di quello che un bambino ha provato pagando il suo sogno di volare via in Europa».
Quindi è passato agli squilibri demografici: «Il 60% della popolazione africana è sotto i 25 anni e il 40% ha meno di 15 anni. È il continente più giovane del pianeta. L’Occidente ormai senza giovani, non riesce più a comprendere le dinamiche che portano i giovani africani ad andare via a qualsiasi costo». Già, colpa dell’Occidente che «non comprende».
Dopo di che, il salmo finisce alla solita maniera: «La cancrena generata dalla politica populista risiede tutta nell’aver costretto uno dei temi più complessi del nostro tempo, l’Africa e le politiche migratorie, ad una gabbia interpretativa banalissima e ideologica».
Ora, apprendiamo dal Corriere della Sera, che in Costa d’Avorio indagano su qualche adulto che, facendosi pagare, avrebbe introdotto in pista il bambino, nella speranza che non siano stati i genitori. Anche perché ad Abidijan i bambini difficilmente forzano i controlli da soli. Insomma, un adulto mette un bambino in un carrello e la colpa è dell’Europa?
Gustavo Bialetti per “la Verità”