Salvini e la proposta “risolutiva” delle rottamazione
All’orizzonte una nuova proposta di legge. Dopo anni di tassi di interessi alti, carrello della spesa alle stelle e imposte da onorare, i cittadini italiani potranno, forse, per una volta tirare in tanti anni un sospiro di sollievo.
Salvini, nella conferenza stampa del 7 febbraio scorso, ha presentato la proposta di legge per promuovere la rottamazione delle cartelle esattoriali
Non è però la prima volta che il segretario della Lega tenta di introdurre norme riguardanti i condoni fiscali. Da quando è in politica il leader della Lega ha sempre promosso come cavallo di battaglia del proprio programma quello di procedere alla rottamazioni fiscali, come unica forma di equità fiscale.
Senza mai però trovare la sponda giusta per portarla avanti
Con il Governo Meloni sembra invece sia arrivato il momento giusto. In special modo pare vi sia con il Ministro Giorgetti piena e totale intesa sulla manovra. Ma in conferenza stampa il leader del carroccio ha tenuto a sottolineare che tutto il Governo sta facendo quadrato di fronte alla proposta, già depositata a fine 2024 alla Camera e in questi giorni lo stesso verrà fatto al Senato. La realtà è che fra gli uomini vicini alla Meloni qualche dubbio invece c’è, soprattutto sulla possibilità che la proposta di Salvini non sia poi così tanto risolutiva nei confronti dei contribuenti così come il Ministro delle infrastrutture sta dichiarando da più parti.
C’è comunque la speranza che interessati alla nuova norma potrebbero essere 10 milioni gli italiani. Milioni di famiglie, lavoratori e partite IVA che al momento si stanno trovando in difficoltà a far fronte agli impegni con il fisco
E che adesso potrebbero aver trovato la strada giusta per migliorare la propria situazione finanziaria.
Entrando nel dettaglio, la nuova proposta di legge prevede una nuova rottamazione delle cartelle per imposte, contributi e tasse che sono stati dichiarati ma non pagati, con un dilazionamento in 120 rate senza anticipo, senza sanzioni e interessi.
Gli importi a debito pertanto rimangono in essere ma saranno eliminati gli esosi balzelli e penali che sono alla base dell’aumento esponenziali delle somme da conferire all’erario.
Il testo prevede la definizione agevolata per i debiti verso l’erario contratti fino al 31 dicembre 2023, con adesione alla rottamazione entro il 30 aprile 2025 e il pagamento della prima rata entro il 31 luglio 2025
Ma la novità più interessante è che la nuova normativa include anche chi a suo tempo aveva già tentato la strada della rottamazione, oppure chi aveva perso i requisiti del dilazionamento perché non aveva fatto fronte alle rate. Il passato, con la nuova legge da varare, verrà quindi cancellato. Il contribuente può ripartire con il debito in corso ma con nuove rate e nuove scadenze.
Salvini è convinto che con la nuova proposta presentata in Parlamento, lo Stato italiano riuscirà ad eliminare parte del pregresso da incassare e poter consentire ai contribuenti anche di far fronte agli impegni erariali dell’anno 2025.
Perché in effetti vi sono soggetti che pur riuscendo a pagare le rate passate concordate con l’Agenzia della entrate, non riescono però a pagare le imposte e tasse dell’anno in corso.
Sono soggetti che di fatto rimangono a vita debitori dello Stato
Secondo Salvini il maggior dilazionamento consentirebbe progressivamente di mettersi in pari.
Dubbi riguardo la bontà risolutiva della norma ve ne sono . Primo fra tutti è che alla base della forte pressione della proposta di legge, vi sia il momento politico non particolarmente brillante del leader della Lega, in calo di voti e di consensi, e quindi la ricerca della affannosa necessità di ritrovare appeal politico verso gli elettori.
Anche Fratelli d’Italia, pur non ritenendo del tutto sgradito lo strumento del concordato fiscale di Salvini, parla di una “norma utile ma non risolutiva” della problematica delle cartelle esattoriali, anche alla luce dei risultati dei procedenti condoni introdotti dai passati esecutivi
Salvini, però, pare più che convinto che questa sia la strada giusta. Per i cittadini ma anche e soprattutto per lo Stato che potrebbe beneficiare di entrate extra, date per perse.
Leggi anche: DISCORSO DI INSEDIAMENTO
www.facebook.com/adhocnewsitalia
SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT