Nonostante le molte polemiche Sanremo si farà, dal 2 al 6 marzo prossimi.
Archiviata l’idea di avere il pubblico in sala (anche se ospitato in una nave o in un albergo, per evitare eventuali contagi) adesso la RAI ha un nuovo problema: trovare i figuranti che sostituiscano il pubblico classico.
Servono 380 persone da mettere in platea all’Ariston, mentre la galleria del teatro rimarrà chiusa o forse dedicata ai fotografi.
Quindi la RAI sta cercando persone (preferibilmente fidanzati, sposati o comunque conviventi) che possano occupare 2 poltroncine insieme. Le coppie saranno separate dal metro di distanza di sicurezza canonico, come richiesto dai DPCM già dalla scorsa estate.
Coloro che parteciperanno dovranno compilare un’autodichiarazione di convivenza, e saranno poi sottoposte a tampone nei giorni precedenti alla convocazione in teatro.
Però il tempo stringe, e quindi la RAI invita i candidati figuranti ad inviare una mail a ufficiofigurantisanremo@rai.it.
E anche se le polemiche continuano a divampare sui social, e non, dalla RAI fanno sapere che nelle 5 serate sanremesi il teatro Ariston sarà equiparato ad uno studio televisivo. Esattamente come accade nei vari programmi che continuano ad andare in onda con il pubblico presente, tipo ‘C’è posta per te’.
Il teatro Ariston ha infatti una platea che può ospitare 1.242 persone, ma quest’anno saranno soltanto 380 e serviranno per evitare la visione di un teatro deserto.
Per questioni organizzative, e per evitare spostamenti, sembra che i figuranti saranno scelti preferibilmente fra i residenti della zona di Imperia e dintorni.
Ma i figuranti a Sanremo ci sono sempre stati.
Ogni serata del festival ha, infatti, sempre avuto a disposizione 50 persone pronte a riempire gli eventuali buchi in platea.
Quest’anno i buchi in platea ci saranno, ma le inquadrature ad hoc dei 380 figuranti potranno darci la sensazione che almeno al Festival non tutto sia drammaticamente cambiato.
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