Sanremo, FEDEZ e le inutili polemiche del Codacons

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Prima c’è sta la polemica per il pubblico in sala, poi quella per le navi da crociera dove alloggiarli, poi quella per i figuranti, infine ecco la polemica su Fedez. Il cantante milanese sarà, infatti, uno dei big in concorso al prossimo festival di Sanremo, in coppia con Francesca Michielin.

Ma ha rischiato l’esclusione quando, lo scorso 30 Gennaio, ha pubblicato fra le sue tante storie Instagram, un video di 6 secondi mentre provava la canzone che porterà in gara. Ovviamente si è trattato di un errore, dato che la story è stata prontamente cancellata e ripubblicata senza audio.

Ma tanto è bastato per aprire un nuovo filone di polemiche, nel quale prontamente si è inserito il Codacons.
Da regolamento, infatti, gli artisti in gara al festival sono tenuti a non rivelare niente del proprio brano prima dell’inizio della gara.

Fedez non si può escludere, ci sono precedenti

Ma la RAI ha subito fatto sapere che, pur biasimando quanto accaduto, non ritiene di dover escludere il cantante-influencer dal festival. Problemi di questo genere erano già stati affrontati dalla TV di stato, e dall’organizzazione del festival, in passato.

Altri artisti, prima di FEDEZ, avevano infatti involontariamente fatto trapelare qualche strofa della propria canzone.

Accadde a Paola e Chiara nel 2005, a Cristicchi nel 2006, a Gigi D’Alessio e Loredana Bertè nel 2012. Ma in tutti i casi la RAI decise di permettere comunque agli artisti di gareggiare, non ritenendoli colpevoli di aver violato volutamente il regolamento.

Ma ecco che nella vicenda si inserisce, prontamente, il Codacons. L’associazione dei diritti per i consumatori sembra condurre, ormai da tempo, una sua personale crociata contro Fedez; ed ha infatti presentato un esposto in procura contro la RAI, rea di non aver escluso il cantante.

Il Codacons chiede quindi alla TV di stato di squalificare Fedez dal festival per aver violato la norma che impone di non rivelare niente sul testo in gara, fino all’inizio della kermesse. Ma che il Codacons abbia più a cuore la propria battaglia contro Fedez che la tutela dei consumatori pare, ormai, cosa nota.

Già durante il primo lock down l’associazione si era scagliata contro Fedez e la modalità usata per la raccolta fondi lanciata dal cantante e dalla moglie (raccolta fondi che è valsa ai Ferragnez l’Ambrogino d’oro). La questione era addirittura finita in tribunale, dove il pm chiese l’archiviazione della querela presentata dal Codacons ritenendola ‘inammissibile, confusa e non aderente ai fatti’.

E adesso il Codacons ci riprova non solo denunciando la RAI, ma annunciando anche formale diffida ai gestori telefonici. L’associazione chiederà infatti di non concedere servizi per il televoto del Festival, affermando che la gara è falsata.

La personale guerra del Codacons contro Fedez continua, ma ad uscirne malissimo continua ad essere l’associazione dei consumatori.

 

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