Riconosciuto per la prima volta in Italia, oltre al danno biologico, quello morale per la violazione del «diritto all’identità sessuale» di una donna transgender.
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L’operazione era stata eseguita nell’aprile del 2010 all’ospedale Santa Coronadi Pietra Ligure, in provincia di Savona, e non era andata a buon fine, tanto che la donna ha dovuto sottoporsi ad altri otto interventi chirurgici, senza che però l’insieme delle operazioni ottenesse i risultati sperati.
Il giudice di Savona ha accertato che per il danno biologico la donna debba ricevere 214 mila euro come risarcimento per «le sofferenze fisiche patite», i tre mesi che è stata obbligata a passare in ospedale e le «difficoltà relazionali con le altre persone a causa dell’imperfetto passaggio da un genere all’altro» visto che inevitabilmente «avrà difficoltà non comuni nelle relazioni sentimentali e in ogni situazione in cui l’intimità delle persone è particolarmente esposta». Ha invece calcolato in altri 150 mila euro il danno morale.
fonte: corriere.it