“Sbarchi dimezzati”, il governo si prende i meriti di Salvini. Dopo aver varato una Manovra delle tasse e della manette, dopo aver litigato sui temi più disparati, il governo giallorosso si fa un regalo.
Tutto confezionato su misura. L’anno sta finendo, è tempo di bilanci e di numeri. Bisogna cercare di recuperare il recuperabile e di ingannare anche gli italiani. Come? Andando a mirare alla pancia, ai temi caldi. Quindi all’immigrazione selvaggia e incontrollata.
Così, nel primo pomeriggio del Santo Natale, il Viminale si è preso la briga di diffondere alcuni dati – che ufficialmente e completamente verrano mostrati solo a Capodanno – per augurare buone feste agli italiani. Stando, quindi, ai dati del Viminale gli sbarchi di migranti sono dimezzati, passando da 23.210 del 2018 a 11.439 nel 2019.
A primo acchito verrebbe da dire “wow”, anche perché il Viminale precisa che i dati illustrano la situazione relativa al numero dei migranti sbarcati a decorrere dal 1 gennaio 2019 al 24 dicembre 2019 comparati con i dati riferiti allo stesso periodo degli anni 2017 (-90,38%) e 2018 (-50,72%). Nel 2017 furono 119369.
Numeri importanti, quindi. Ma le cose stanno veramente così? Non proprio. Il numero degli immigrati arrivati nel nostro Paese è sì inferiore rispetto al 2018, ma non per opera del lavoro del governo giallorosso. I numeri sono così importanti perché fino a giugno di questo anno, grazie alla politica di Matteo Salvini, gli sbarchi sono crollati drasticamente. Con l’arrivo di Luciana Lamorgese e con la sua idea di aprire i porti a tutti, invece, da settembre a oggi gli sbarchi sono aumentati a dismisura.
Ma questo non è un mistero. Solo due giorni fa, Matteo Salvini ha svelato la magagna. “Anche a dicembre gli sbarchi aumentano rispetto allo stesso periodo di un anno fa – ha fatto notare il leader della Lega -. Da settembre a oggi, considerando gli immigrati in arrivo a Taranto, hanno raggiunto l’Italia 6.249 persone. Negli otto mesi precedenti, con la Lega al governo e condizioni meteo più favorevoli per le partenze, gli arrivi erano stati 4.976. È il governo sbarchi, tasse e manette, che però esulta per i circa 400 ricollocamenti all’estero. Complici o incapaci?”.
Come abbiamo scritto il 23 dicembre scorso, infatti, da settembre in poi, da quando cioè è entrato in carica il Conte II, il numero dei migranti approdati in Italia ha registrato un aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo implica due elementi da non trascurare in vista del 2020: da un lato che la diminuzione degli sbarchi nell’anno che si sta per concludere è dovuto al drastico ridimensionamento degli approdi da gennaio ad agosto, dall’altro in prospettiva si potrebbe prevedere un aumento degli sbarchi se l’attuale trend verrà confermato nei primi mesi del nuovo anno.
Da giugno ad agosto, infatti, mesi considerati più caldi sul fronte migratorio per via delle condizioni meteo più favorevoli, sono stati registrati 3.574 migranti sbarcati, a fronte dei 6.647 approdati nello stesso periodo del 2018. Una diminuzione, su base annuale, che equivale quasi ad un vero e proprio dimezzamento. Da questo mese di settembre fino al 15 dicembre, invece, sono arrivati 5.962 migranti, a fronte dei 3.293 dello stesso periodo dell’anno scorso. Su base annuale, dunque, si ha un aumento non indifferente di persone arrivate irregolarmente nel nostro paese.
E ora che i numeri vengono mostrati per intero, è chiaro a tutti che la Lamorgese e il governo giallorosso si stiano prendendo i meriti di altri. Ma stanno gongolando per nulla. Loro non hanno fatto niente. Anzi, hanno solo riportato indietro l’Italia, quando era il campo profughi d’Europa.
Resta il fatto che i giallorossi hanno proprio una bella faccia tosta: si vantano del lavoro di altri. E non un altro qualunque. Proprio il loro peggior nemico.
Serena Pizzi per www.ilgiornale.it