Autostrade a me, Mes a te. Giuseppe Conte è ai limiti della disperazione per tutte le questioni urgenti che lo stanno travolgendo. Il premier doveva aspettarselo che prima o poi sarebbe arrivato il conto di tutti i rinvii e di tutte le non decisioni dell’ultimo anno. Adesso Conte è stretto tra la partita europea sul Recovery Fund, quella sulle concessioni autostradali e le votazioni ai rischio al Senato nelle prossime settimane.
In particolare l’argomento più caldo è quello della possibile revoca della concessione ai Benetton. Il premier è pienamente consapevole che, se si dovesse concretizzare, la revoca scatenerebbe un contenzioso legale senza precedenti. Non solo, alimenterebbe anche una serie di incognite sulla gestione dell’intera rete autostradale di difficile risoluzione.
E allora, come riporta Repubblica, Conte spera che l’ultimatum lanciato ad Aspi sortisca gli effetti sperati: ovvero che i Benetton presentino entro domenica una proposta concreta. Con un abbassamento delle tariffe, un piano di risarcimenti e la riduzione della famiglia in Aspi sotto il 50%. Sempre secondo Repubblica, se davvero dovesse concretizzarsi la revoca, si aprirebbero nuovi scenari politici. Il M5s canterebbe vittoria, ma allo stesso tempo Conte potrebbe “scambiare” la concessione tolta ai Benetton con il sì all’utilizzo dei 37 miliardi del Mes.
In attesa di scoprire come finirà con Autostrade (l’appuntamento è per domenica), l’altra priorità per il premier sarà quella di ottenere il via libera da Bruxelles per il Recovery Fund.
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