Ieri 29 settembre..in un caffè, pensavo a questo strano mondo al contrario. Bilanci di mezza stagione in mezzo ad una pandemia (sì Nonna, come quella del ’17, che si portò via due tuoi fratellini.1917. Un secolo fa).
All’improvviso lei non sorrise..poco da ridere in effetti.
Una città, Firenze, soggiogata dall’ideologia, dove anche circolare da soli in auto è un ‘peccato‘ rilevato dai nuovi bacchettoni baciapile. La mia miniauto ha due posti: signor sindaco, è al 50% della capienza, posso circolare per vostra graziosa concessione?
I nuovi baciapile imperano.
Baciapile nel senso di pile elettriche: di rombo dei motori non se ne vuole parlare più. La passione, la poesia di cilindri a V, di mani sporche d’olio. Tutto finito.
Bacia-pile di una nuova religione la cui vestale è una ragazzina: Greta. I Gretini i suoi discepoli.
Il ministro della transizione ecologica (sì Nonna, si chiama proprio così, cosa sia non me lo chiedere) ha detto che Greta non si riferiva a noi con il suo bla bla bla.
Ma, davvero, un ministro della Repubblica si schermisce davanti ad una sciocca ragazzina ossessionata? Detta forse lei l’agenda politica?
Detta forse lei l’orientamento elettorale?
Perché dopo il ‘comizio‘ casualmente in Germania la scorsa settimana alla vigilia delle elezioni, ora lei altrettanto casualmente si affaccia a Milano, dove si vota questo weekend.
Intromissioni elettorali indebite. Travestite da buona coscienza ecologica. La nuova religione, e i suoi Bacia-pile.
Quando questa sbornia finto-ambientalista, che finge di attribuire all’uomo i cambiamenti climatici, finirà, chi ci restituirà gli anni passati su trabiccoli insicuri e made in China?
Già la Cina, un colosso dai piedi di argilla, che sconta Pandemia e azzardi industriali.
Chissà perché Greta in Cina non ci va mai.
E ancora prima di capire.. scorgo una panchina arcobaleno, in un mondo dove gli uomini sono donne, dove una statua è pietra di scandalo.
Anche se ha il culo di bronzo.
Di bronzo come le facce di chi non si accorge che è sulla strada di diventare il moderno Braghettone. Del culo di bronzo.
La censura cadrà su quella parola, quella cui ormai siamo abituati, che non ci indigna nemmeno più.
Come non ci indigna più andare in giro con un salvacondotto in tasca. E rispettare il coprifuoco fino a pochi mesi fa.
Vaccini sì, vaccini no. Io da sempre per i vaccini sì. Vaccinato sono e lo rivendico.
Ma Green Pass usato come ricatto di Stato, anche no.
Uno strumento per dirci che la libertà non ci appartiene,e viene concessa dall’alto con un click.
No, è esattamente il contrario: la libertà è dell’individuo, tutti nascono liberi. Semmai può essere privata per seri motivi e per legge.
Non sarà un QR a dirmi che sono libero. Se ci vuole quello, libero non sono.
Banalità, pensieri sovrappensiero, nemmeno messi a fuoco. Nemmeno focalizzati.
Una mattina in un centro che puzza di Ztl, che tutti butta fuori da sé.
Una ‘sostenibilità‘ insostenibile.
Lascio il mio caffè..ieri 29 settembre, ricordo solo che io non pensavo a te.. ciao Lucio.
La fiamma è spenta o è accesa.
Oggi 30 settembre mi son svegliato e, il sole ha cancellato tutto ..
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